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Torino-Roma: Glik sfida Dzeko, scontro di fisico e di testa

Il duello / La punta bosniaca non ha convinto appieno in questo suo inizio di campionato, il capitano granata sta ritrovando le certezze di un tempo

Nikhil Jha

"Sarà una sfida tra due veri e propri corazzieri quella cui si assisterà questo pomeriggio sul limite dell'area di rigore granata (metro più, metro meno): i protagonisti saranno Edin Dzeko e Kamil Glik, che attendono risposte di rilievo da questa partita.

"Il primo, infatti, non ha avuto l'impatto che ci si attendeva sul calcio italiano: 5 gol in stagione, è vero - tre in campionato e due in Europa - ma la sensazione che il bosniaco avrebbe potuto fare di più serpeggia eccome, dalle parti di Trigoria. I due gol contro Lazio e Bologna, entrambi di rigore, non restituiscono la stessa gioia di una rete su azione, che manca dal big match contro la Juventus di più di tre mesi fa. Un ambientamento difficile dunque, che finora rallenta l'integrazione completa di quello che è stato uno degli investimenti più attesi in casa Roma. Ciononostante, Garcia continua a puntare con insistenza sulla sua punta, sperando che la stoffa del campione salti fuori il prima possibile.

"Prima possibile che il Torino si augura arrivi dopo la partita di questo pomeriggio. Il compito di rallentare Dzeko sarà, per buona parte, di Kamil Glik, capitano granata, in quello che si annuncia come un duello dall'alto coefficiente di fisicità e sportellate. Il centrale del Toro, dopo un periodo complicato per tutta la difesa, sta recuperando le certezze di un tempo, con le reti inviolate contro Atalanta e Bologna che sono tornate a dare fiducia a un reparto che aveva sofferto qualcosa di troppo da ottobre in avanti. Le ultime prestazioni solide, invece - al di là della rete di Cascione in Coppa Italia con il Cesena - hanno permesso di poter ammirare di nuovo la solida retroguardia che l'anno scorso chiuse al sesto posto tra le difese meno battute. Una striscia positiva che Glik e compagni dovranno difendere dal desiderio di Dzeko di tornare a mostrare i suoi colpi sul campo, come ha già fatto per mezza Europa.