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Torino: Ventura a caccia dei miti granata

Focus on/ Il condottiero del Toro insegue il terzo posto all-time come presenze sulla panchina granata. E se davvero ci fosse un altro quadriennio...

Matteo Senatore

"Dal 2011 il Toro ha un solo condottiero, che ha trascinato una società allo sbando prima alla promozione in Serie A, poi alla permanenza stabile nella categoria e quindi alla conquista della qualificazione all'Europa League, impresa che sogna di bissare. L'artefice di tutto questo è Giampiero Ventura, sempre più l'emblema di questo Toro rinato che fa sognare i tifosi.

"DI QUADRIENNIO…IN QUADRIENNIO –"Con una vittoria nel derby chiuderemmo un quadriennio fantastico. Poi inizierebbe un secondo quadriennio in cui si dovrebbe alzare l'asticella: spero che il Presidente stia guardando la trasmissione... In ogni caso, non mi ha cercato nessuno": sono state queste le parole rilasciate da Giampiero Ventura alla Domenica Sportiva dopo il pareggio contro la Roma. Parole chiare di un allenatore che non considera affatto concluso il suo ciclo in granata e che sembra pronto anche a guardare al futuro, dopo aver trasformato il Torino da squadra di serie B a credibile contendente ad un piazzamento europeo per il secondo anno consecutivo. Quattro anni già passati e, magari, quattro anni davanti, per entrare sempre di più nella storia ultracentenaria di questa società inseguendo anche i numeri di miti storici del mondo granata come Gigi Radice ed Emiliano Mondonico, rispettivamente al primo e al secondo posto nella classifica all-time degli allenatori granata in quanto a presenze in panchina.

"A CACCIA DEL PODIO – In questa specialissima graduatoria Ventura è già salito al quarto posto, qualcosa di incredibile pensando da dove era partito. Nei quattro anni precedenti alla sua gestione si sono seduti sulla panchina granata 7 allenatori diversi (Novellino, De Biasi, Camolese, Colantuono, Beretta, Lerda e Papadopulo) alcuni arrivati, esonerati e poi richiamati; con Ventura si è passati dalle porte girevoli di un albergo di bassa categoria alla stabilità di un progetto che sta crescendo di anno in anno con miglioramenti continui e costanti che stanno portando il Torino a tornare tra le big del calcio italiano, nonostante investimenti contenuti e una rosa che sulla carta non sarebbe da settimo posto. Il calcio venturiano sta però trovando la sua massima espressione di sempre sotto la Mole ed i suoi dettami tattici sono ormai diventati automatici per quasi tutta la squadra, che li ha assimilati e che ormai in campo sa di avere gli strumenti per mettere in grave imbarazzo qualsiasi squadra di Italia e d'Europa (chiedere ad esempio a Inter e Napoli, ma anche ad Athletic Bilbao e Zenit). Adesso il tecnico di Genova ha messo nel mirino il podio: sul terzo gradino c'è Tony Cargnelli, 186 panchine in granata condite da uno scudetto ed una Coppa Italia. Ventura è a -18, e dovrebbe compiere il sorpasso all'inizio della prossima stagione.

"SOGNANDO RADICE – Di certo Ventura si è da poco messo alle spalle un pezzo da novanta come Nereo Rocco che sulla panchina del Toro si era fermato a 165 panchine. Guardando in avanti come detto ci sono quei due mostri sacri, i due punti di riferimento della storia granata per quanto riguarda gli allenatori. Radice al primo posto con 374 panchine è inattaccabile, ma le 270 di Mondonico sarebbero un obiettivo raggiungibile se davvero Ventura restasse in granata altri 3-4 anni.  Certamente un'altra stagione come questa, nella quale il Toro avrà disputato alla fine del campionato ben 53 partite aiuterebbe ad avvicinarsi al 'Mondo'. Un motivo in più per continuare ad inseguire il sesto posto. Sperando che la società quest'estate voglia premiare tutto il grande lavoro svolto dal mister con dei giusti investimenti sul mercato, per permettere al Toro, ai tifosi del Toro e anche a Ventura di sognare sempre più in grande.

PosizioneAllenatoriPresenze totali
 Radice 374
 Mondonico 270
 Cargnelli 186
 Ventura 168
 Rocco 165