Antonio Rosati è (ancora per poco) un portiere del Perugia. Classe 1983, alto 1,95 cm ha avuto numerose esperienze in giro per lo stivale. Il tecnico Walter Mazzarri lo ha voluto dopo averlo già conosciuto nella sua esperienza al Napoli, in cui è stato il vice di De Sanctis. Ora, dopo una buona stagione in Serie B con la squadra umbra, è pronto per arrivare a Bormio ed iniziare questa nuova avventura da vice-Sirigu o da terzo portiere. È reduce da una stagione sfortunata, in cui ha totalizzato 16 presenze con la maglia del Grifo, prima di essere messo fuori rosa per scarso rendimento.
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Rosati, esperienza al servizio del Toro. E quel rigore parato a Cerci…
In entrata / Antonio Rosati si appresta a diventare un nuovo giocatore del Toro: ripercorriamo in breve le tappe della sua carriera
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GLI INIZI - Cresciuto nella Lodigiani, si trasferisce subito al Lecce nel 2002. In Salento vince 2 scudetti Primavera e fa l'esordio per poi compiere la prima esperienza tra i professionisti approdando in prestito alla Sambenedettese. Dopo il ritorno in Puglia riesce ad affermarsi in giallorosso, conquistandosi il posto da titolare sia in B che in Serie A. Nel 2011 poi si trasferisce al Napoli, firmando un quadriennale: lì conosce proprio Mazzarri con cui disputa però, solamente 5 presenze fino al 2013.
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IL RIGORE DI CERCI - Come vice di Morgan De Sanctis non trova spazio a sufficienza e si trasferisce prima in prestito a Sassuolo e poi a Firenze. Al Franchi il momento che tutti i tifosi del Toro non possono dimenticare: al 94' dell'ultima giornata è proprio Rosati a spegnere (momentaneamente) le speranze europee dei granata, respingendo il rigore di Alessio Cerci.
PERUGIA - Dopo i ritorni a Napoli e Firenze, in cui non è mai riuscito a scendere in campo, viene acquistato dal Perugia nel 2015. Con gli umbri scende in campo 80 volte fino a questo campionato, in cui è stato messo fuori rosa dopo 19 presenze tra campionato e Coppa Italia. Ora a Torino vuole ritrovare la serenità e ritagliarsi uno spazio alle spalle di Sirigu e Ichazo.
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