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Torino, chi è Bonazzoli: il “Golden Boy” lanciato da Mazzarri a 16 anni

Roberto Ugliono

Focus / Nel post lockdown è esploso, segnando in rovesciata all'Udinese e mettendo a segno una doppietta al Cagliari

Il Torino ha chiuso l'accordo per Federico Bonazzoli,attaccante classe 1997 della Sampdoria. La punta doriana è esplosa nel post lockdown trovando cinque reti (uno a Bologna, Udinese e Parma più una doppietta al Cagliari) e contribuendo alla salvezza anticipata della squadra di Ranieri. Un finale di campionato che ha portato il tecnico blucerchiato a puntare su di lui anche in avvio di questa stagione: contro il Benevento, Bonazzoli ha infatti messo a segno anche il suo primo assist stagionale.

ESORDIO - Prima della sua esplosione, però, il suo percorso è stato lungo e tortuoso. Tutto iniziò sette anni fa. Federico giocava nelle giovanili dell'Inter e la prima squadra era allenata da una vecchia conoscenza del Torino: Walter Mazzarri. Il tecnico toscano decise di lanciarlo tra i professionisti e Bonazzoli divenne uno degli esordienti più giovani nella storia del club nerazzurro. A coronare il momento d'oro poi ci fu la vittoria del Torneo di Viareggio con l'Inter e la premiazione a Golden Boy. Poi, in estate, il passaggio alla Sampdoria per 4.5 milioni e un lungo girovagare. Appena sette presenze e nessun gol con la Doria nel 2015 fino a gennaio. Allora la decisione di andare in prestito a Lanciano in Serie B, dove trova il primo gol tra i professionisti prima di assistere al fallimento del club abruzzese. Due reti in 25 gare con il Brescia, 12 partite e nessuna gioia con la Spal. Infine Padova, dove colleziona un'altra retrocessione ma dove, finalmente, trova spazio. Gioca 35 volte e segna otto gol.

CRESCITA - In Veneto Bonazzoli matura definitivamente e in estate torna a Genova. In blucerchiato è appena cominciato il ciclo Di Francesco, che lo apprezza e decide di puntare su di lui. Alla seconda occasione Bonazzoli trova anche la rete contro la Fiorentina. Poi l'esonero dell'ex tecnico del Sassuolo il nulla fino al lockdown. Il ragazzo inizialmente non trova fiducia anche quando sulla panchina si siede Ranieri. Poi l'esplosione dopo il lockdown. Prima il gol al Bologna, poi la meravigliosa rovesciata contro l'Udinese e infine la doppietta al Cagliari. Contro i sardi celebra il gol con due persone per lui speciali: la prima rete - arrivata su assist di Linetty - con Quagliarella (suo idolo quando era ancora un giovane aspirante calciatore) e la seconda con Seculin, suo grande amico. Ma soprattutto queste reti hanno avuto una dedica speciale: suo nonno, vittima del Covid-19.

IDENTIKIT - Alto 1 metro e 82, Bonazzoli è una prima punta molto dinamica e non a caso tra i suoi idoli ci sono attaccanti che non sono vere e proprie prime punte: Messi e Ronaldo "il fenomeno". Chiaro, chi è che non impazzisce per loro? E allora tra gli idoli più "normali" del classe 1997 c'è anche Robin Van Persie, mancino come lui e che di gol in acrobazia ne ha fatti vari in vita sua. Anche Bonazzoli l'anno scorso di gol belli ne ha fatti due: la rovesciata contro l'Udinese e quello in acrobazia contro il Cagliari.