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Toro, e se tornasse Stevanovic?

Calciomercato / Due strade all'orizzonte per l'esterno di stanza a Palermo: rientro alla base o carta di scambio per l'intero riscatto di Kurtic?

Federico Lanza

"Il Palermo che torna in Serie A non è assolutamente una sorpresa. Partito con il favore del pronostico, è inciampato nella scelta di affidarsi a Gennaro Gattuso, tanto grintoso in panchina quanto inesperto, per tentare l'immediata risalita nella massima serie. Ben presto, però, il burrascoso presidente Zamparini chiama Beppe Iachini, esperto in risalite dagli inferi, protagonista, due anni fa, della promozione della Sampdoria. Tra i giocatori artefici di questa “promozione-record” ottenuta con ben 5 turni di anticipo, c'è sicuramente Alen Stevanovic, centrocampista serbo in prestito con opzione per il riscatto della metà a favore dei rosanero.

"MOLTA FATICA ALL'INIZIO – Con Gennaro Gattuso, abituato a giocare (e far giocare) con il modulo a rombo, Stevanovic ha faticato molto ad adattarsi come centrocampista centrale e, nonostante abbia giocato ben cinque partite in un ruolo che non gli appartiene, è riuscito ad offrire comunque un discreto contributo. Poi a fine settembre il cambio di allenatore: fuori l'ex Milan, dentro Iachini, che ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza. Tanta corsa, lotta, densità in mezzo al campo e cattiveria. Caratteristiche che si adattano perfettamente al giocatore di proprietà del Torino.

"CAMBIO DI MODULO – Il passaggio dal 4-3-1-2 al 3-5-2 ha indubbiamente favorito il giocatore che si è ritrovato, così, a giocare nel suo ruolo naturale: l'ala destra. Senza più l'incombenza di dover smistare palloni in mezzo al campo, ha avuto modo di far brillare le sue qualità sulla fascia destra dove, abbinando talento e velocità, è riuscito a confezionare ben 4 assist, tutti decisivi per il risultato finale. Il suo sogno è, ovviamente, quello di giocare la Serie A. La conferma di Iachini sulla panchina rosanero fa pendere l'ago della bilancia verso una permanenza in Sicilia, ma il Torino è alla finestra. Adesso la palla passa alle due società, che dovranno decidere sul futuro di un giocatore che sembra aver finalmente trovato il giusto equilibrio.