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Serie A: Draghi invita a sospensione o porte chiuse, la Lega non fa passi indietro

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Il presidente del Consiglio interviene sulla questione campionato, ma la Lega non intende cambiare idea

Beatrice Andreello

Vista la diffusione nelle ultime settimane del Covid-19 all’interno delle squadre e il caos da questo generato nell’ultima giornata di campionato, che ha visto andare in scena regolarmente solo sei partite su dieci, la Lega Serie A si è riunita oggi - venerdì 7 gennaio - per decidere con quali criteri mandare avanti il campionato. E nella stessa giornata di oggi, è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale ha invitato Gabriele Gravina, presidente della FIGC, a prendere in considerazione le ipotesi della sospensione del campionato o eventualmente la disputa delle gare a porte chiuse. Il presidente federale ha fatto presente che il calcio si è già tutto fermato dalla Serie B in giù, mentre per quanto riguarda la Serie A esistono delle criticità diverse che rendono più complicato uno stop.

IMPASSIBILITÀ DELLA LEGA - Dal canto suo, la Lega Serie A non sembra volere far marcia indietro rispetto a ciò che è stato deciso nell'assemblea odierna: "Fiducia di poter proseguire lo svolgimento delle proprie competizioni (Serie A, Coppa Italia, Supercoppa) come da programma, grazie all'applicazione del nuovo protocollo approvato ieri, che prevede l'obbligo di scendere in campo con almeno 13 giocatori disponibili andando, in caso di necessità, a pescare anche dalla Primavera". Regola che però trova un ostacolo nelle Asl territoriali, con le quali la Lega spera di trovare degli strumenti di coordinazione per andare di pari passo, nella riunione della Conferenza Stato-Regioni in programma mercoledì.

DUBBI DA SCIOGLIERE - Intanto, il programma della 21esima giornata è in attesa di essere definito: Bologna e Udinese, di questo passo, non potrebbero scendere in campo perchè bloccate dalle rispettive Asl, mentre ancora in dubbio sono le gare tra Torino e Fiorentina e Verona e Salernitana. Si resta comunque in attesa della decisione del Giudice Sportivo anche sulle 4 partite non disputate nella 20^ giornata, giovedì 6 gennaio, tra cui Atalanta-Torino.