Il nemico alle spalle

(di Luca Sgarbi)

Va bene. Toro a quota venti. Va bene, a più tre -minimo - da tutte le altre si sta bene. Làin cima, aria pura. Là in testa, nessuno davanti. Tutti dietro al miglior Toro da serie B dellastoria. 6 vittorie e 2 pareggi sono una partenza ottima, ci vuole poco a dirlo. Appena dietroil Padova che, notizia d'apertura, perde la seconda partita in sette mesi, cioè da quando Dal Canto ha rilevato Calori e sfiorato la A. Vittoria sfiorata anche dal Sassuolo, terza forza assieme al Brescia. Ma se i neroverdi, probabilmente nella peggiore versione stagionale col Pescara, hanno comunque rischiato di vincere, le rondinelle hanno assaggiato ancora le difficoltàsettimanali che la B può riservarti: monito per tutti, il 2-2 imposto dal Gubbio, ma in particolareper chi si sente forte ora. Uomo avvisato....Quanto alle altre, frena ancora la Samp di Atzori e i punti di distacco dai granata ora sono sette.Non una voragine, ma vallo a colmare il gap e poi ne riparliamo. Chi sale è il Bari, a 14 punti:la testa è lontana, ma l'inizio balbettante è stato assorbito. In un modo o nell'altro, balbettando,rubacchiando punti qua e là, con una buona dose di buona sorte, ma la classifica parla chiaro. Rimanendo ad alta quota, parlando di solide realtà (nonostante un turno senza vittoria), eccoGrosseto, Pescara e Verona. Ugolotti continua a guardare una buona classifica (già giocato con Torino e Samp fuori casa), alla faccia di chi lo pensava "primo esonerato". Zeman propone il suo calcio da definizione, tutto pressing altissimo e linea difensiva a centrocampo, alla faccia di chilo guarda sorridendo e pensando: "Ecco come t'infilo il pollo". E invece... Mandorlini -scorbutico, lunatico, aspro, simpatico come un pugno nei denti a tradimento - la faccia ce la mette sempre: il suo Verona non sarà da playoff ma può essere il Pescara del 2012: squadra da medio-alta classifica che mantiene a buon livello l'entusiasmodi una piazza non propriamente da B. Siamo al 20% del campionato, ma i temi, come ben vedete, nonmancano proprio mai (e i gol neppure). Merito delle 22 che sanno, come sempre, regalarci qualcosa. Nel bene e pure nel male...

(foto Dreosti)