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La vera Lega Pro è la B

(di Luca Sgarbi)


C'è sempre un indicatore. Un termometro della situazione. Un indice che aiuta a capire come
gira la situazione. E penso che al Piano di Sotto questo termometro del valore sia la differenza
punti...

Luca Sgarbi

(di Luca Sgarbi)

C'è sempre un indicatore. Un termometro della situazione. Un indice che aiuta a capire come gira la situazione. E penso che al Piano di Sotto questo termometro del valore sia la differenzapunti tra i playoff e i playout. All'aumentare della differenza, aumenta il valore del torneo.Un appiattimento, viceversa, significa inequivocabilmente livellamento al basso. Ripensando, per praticità, agli ultimi quattro tornei di B (rifiuto di considerare a livellostatistico il torneo 2006-07 con Juventus, Napoli e Genoa...) l'idea di chi vi scrive è che il livello medio sia andatro deteriorandosi. Continuamente. Inequivocabilmente, appunto.

E quel numerino, differenziale tra playoff e playout, è impietoso:

2010-11: 11 punti

2009-10: 13 punti

2008-09: 12 punti

2007-08: 31 punti

Quest'anno, la differenza tra il sesto posto del Vicenza e il quintultimo, condiviso daCittadella e Portogruaro, è di 11 punti, il valore più basso degli ultimi anni. Nel 2010 Grosseto e Toro a quota 53 avevano 13 punti di vantaggio sulla quintultima, la Reggina, a quota 40. Tornando indietro, all'anno uno della crisi irreversibile di questa categoria (2008-09), tra ilterzetto di seste (Sassuolo, Albinoleffe ed Empoli) e la quintultima (Frosinone) passava, piùo meno, la stessa acqua sotto i punti: 12 punti. Storia diversa, in maniera eclatante, nel2007-08. Allora furono 31 i punti tra l'ultima piazza playoff del Pisa (a 62) e la prima playoutdel Treviso (a 31). Ne uscì un campionato frizzantissimo, condito con la volata finale traChievo (85), Bologna (84) e Lecce (83). L'Albinoleffe a 78 fu quarto, e ci vollero più di 70punti per i playoff. Un livello altissimo. Quella era serie B, questa, ahimé, sembra una sorta didistaccamento della LegaPro.

(foto Dreosti)