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L'OPINIONE

Niente Mondiale? Ventura messo in croce, ma Mancini ha fatto peggio

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L'ex tecnico del Toro chiuse al secondo posto un girone in cui c'era la Spagna, oggi l'Italia ha ceduto il passo alla Svizzera

Alberto Giulini

Da San Siro al Barbera, dalla Svezia alla Macedonia. Cambiano gli stadi, gli avversari e molti giocatori, eppure l'epilogo è lo stesso: per la seconda volta consecutiva l'Italia dovrà accontentarsi di guardare il Mondiale davanti al televisore. Niente Qatar 2022, dunque, eppure questa volta sembravano esserci tutte le condizioni ed i presupposti perché gli Azzurri strappassero la qualificazione. Perché sarà anche vero che il pallone è rotondo, si parte sempre dallo 0-0 ed i pronostici sono fatti per essere smentiti, ma non si può negare che l'Italia sia riuscita a mancare l'accesso al Mondiale contro squadre decisamente alla portata.

GIRONE PIÙ FACILE - Ed è qui che salta subito all'occhio la grossa differenza tra la mancata qualificazione attuale e quella dell'Italia di Ventura. In quell'occasione gli Azzurri pagarono a caro prezzo la presenza nel girone della Spagna, una squadra che si avviava sì alla fine di un ciclo, ma che all'epoca era ancora una corazzata di gran lunga più forte. L'Italia riuscì a strappare un pareggio in casa, andando invece incontro ad una sconfitta netta in terra iberica. Per il resto, ad eccezione di un pareggio con la Macedonia, la squadra di Ventura non andò incontro ad altri passi falsi nel corso di un girone chiuso al secondo posto come da pronostici. Discorso diametralmente opposto per Mancini, che si è trovato a fare i conti con la Svizzera: una buona squadra con individualità anche importanti, ma sicuramente non una big del calcio europeo. Eppure gli Azzurri, che all'Europeo se l'erano cavata con un agevole 3-0, non sono riusciti ad andare oltre due pareggi. Ancora più gravi le colpe degli azzurri per le gare contro Bulgaria ed Irlanda del Nord, partite in cui l'Italia ha mancato quattro punti pesantissimi che le hanno di fatto impedito di staccare il pass per il Qatar.

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GLI SPAREGGI - La differenza più importante è quindi riferibile al girone di qualificazione: ai tempi di Ventura lasciarsi la Spagna alle spalle sarebbe stata un'impresa, per Mancini arrivare davanti alla Svizzera un compito assolutamente alla portata. E la seconda differenza è ovviamente la differente levatura dell'avversario incontrato nei playoff. Svezia e Macedonia, sarebbe sbagliato metterle sullo stesso piano. Magari l'Italia non avrebbe comunque superato il Portogallo, ma resta il fatto che in novanta minuti più recupero non sia riuscita a segnare contro una squadra ben più che alla portata. E così la mancata partecipazione a Qatar 2022 passa da una serie di disfatte contro squadre assolutamente alla portata: la sconfitta con la Macedonia è solo il punto più basso di una nazionale che non è riuscita ad andare oltre il pareggio con Svizzera ma soprattutto Bulgaria ed Irlanda del Nord.

LA GOGNA MEDIATICA - Insomma, ci sono motivazioni oggettive per ritenere la mancata qualificazione attuale ben più grave di quella del 2017. Nel giudicare l'operato di Mancini non si può certo dimenticare la vittoria dell'Europeo, e questo sicuramente è la motivazione alla base del differente trattamento che sta subendo da parte dell'opinione pubblica rispetto a quanto accadde a Ventura. All'epoca tutte le colpe vennero scaricate sull'ex tecnico del Torino, finito nel mirino della critica, delegittimato dai giocatori e dai vertici federali, con Tavecchio (presidente Figc) che in più di un'occasione indico il commissario tecnico come unico responsabile. "La debacle è tecnica, dal punto di vista tecnico è tutta colpa di Ventura" analizzò in una delle tante interviste sul tema. Una situazione opposta a quella che si sta vivendo oggi, con Gravina che giustamente non ha cercato di scaricare tutte le responsabilità su un unico colpevole, e si è addirittura spinto nel ribadire la volontà di andare avanti con Mancini. Ma se si può ritenere motivato il fatto di non additare il ct attuale come principale responsabile della debacle, oggi con onestà è giusto spezzare una lancia nei confronti di Ventura: il disastro del 2022 è molto più grave di quello del 2017.

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