"Al termine del match contro il Trapani, il tecnico del Torino Moreno Longo appare abbastanza amareggiato per il pari ottenuto dalla sua squadra: "Questi sono due punti persi in classifica, perché nonostante tutto questa gara era pienamente alla nostra portata".
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Primavera / Trapani-Torino 0-0, Longo: “Due punti persi in classifica”
Giovanili / Il tecnico granata dopo il pari in Sicilia: "Serve maggior cinismo, chi è dietro nelle gerarchie in questi casi deve dimostrare di meritare questa maglia. Contro il Middlesbrough nessuna pietà"
"Longo quindi continua la sua analisi: "Era una partita da vincere e non lo abbiamo fatto. Punto. Abbiamo creato diverse occasioni da gol, un palo, una traversa. Per tre volte siamo andati uno-contro-uno con il portiere avversario, ma per vincere devi segnare. E se non lo fai, non prendi i punti che ti servono".
"Un peccato, considerato il turno favorevole di campionato: "Davvero ci resta l'amaro in bocca, anche perché sabato il calendario vedrà contrapposte Juve e Fiorentina, ma anche Spezia ed Entella. Pensavamo di poter rosicchiare qualche centimetro in classifica e invece rischiamo ancora di perdere terreno dalle posizione di vertice".
"La classifica ora inizia forse a contare: "La classifica interessa a tutti e interessa sempre. Chiaramente prima bisogna guardare la crescita dei ragazzi e poi le prestazioni. Ma a conti fatti la classifica esiste e se la guardiamo ora questa ci dice che in questo momento dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare. Ma allo stesso tempo non preclude i nostri obiettivi".
"Una formazione rimaneggiata non tanto per gli impegni ravvicinati, quanto più per gli infortuni. Ma a Longo certi alibi non interessano: "I fatti ci dicono che Osei, Zacagno e Procopio sono infortunati. Debeljuh e Martino han finito la stagione. Detto ciò non siamo qui a cercare alibi, le alternative ci sono e queste devono dimostrarsi all'altezza. In queste partite, quelle in cui sei chiamato in causa per qualsivoglia motivo, devi dimostrare di meritare questa maglia".
"Il tecnico poi torna sull'ebbrezza della vittoria nella finale di Supercoppa: "Non bisogna creare false aspettative ai ragazzi. Sabato hanno vinto e siamo tutti contenti, ma il calcio non finisce sabato all'Olimpico davanti a 10mila persone. Il calcio va avanti e ti porta a giocare in campi di periferia con spalti deserti e davanti a te una squadra ostica come il Trapani. E tu sai che devi vincere anche lì, attraverso una prestazione degna. Altrimenti, diventa difficile diventare calciatori nella vita".
"La prestazione, però, non è mancata: "I ragazzi hanno giocato bene per certi versi, ripeto abbiamo colpito pali e traverse, maturato 10 occasioni da gol di cui almeno 5 clamorose. Ma non abbiamo segnato mai. Se pensi di voler stare in cima alla classifica, allora vieni giù a Trapani e vinci, altrimenti finisce che in testa alla classifica non ci vai".
"Ora arriva il Middlesbrough, con quell'impresa storica da realizzare: "Il Toro deve crederci, i ragazzi devono crederci. Ci dobbiamo credere tutti, perché io insegno a questi giovani che fino al triplice fischio tutto è possibile. Abbiamo una partita da giocare e speriamo che il pubblico continui a sostenerci come ha fatto finora. Contro gli inglesi però serivrà maggior cinismo, perché non credo che ci verranno concesse decine di occasioni, quindi i ragazzi dovranno punire colpo su colpo. Nessuna pietà sotto porta".
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