di Edoardo BlandinoSilvano Benedetti, responsabile tecnico della scuola calcio, commenta con soddisfazione il rinnovo del contratto appena firmato e spiega gli aspetti positivi e negativi dell’anno appena concluso.Benedetti, finalmente le è stato rinnovato il contratto.Certo, è sempre una bella soddisfazione quando si può continuare un lavoro iniziato precedentemente.Segno che il vostro lavoro è stato buono e si vuole dare continuità.Si, penso di si. Il presidente è una persona che valuta il lavoro delle persone prima di dare loro la conferma. Se ha deciso di rinnovarci la fiducia vuol dire che abbiamo fatto bene.Come mai l'attesa è stata così lunga?Non direi che ci è voluto tanto. Il presidente ci ha sempre fatto i complimenti a parole, non ha mai messo in dubbio la nostra riconferma. Firmare al 25 giugno o ai primi di Marzo non sarebbe cambiato molto, sapevamo che questo rinnovo sarebbe arrivato.Dopo il fallimento si è dovuto ricostruire tutto da capo, a che punto siete?Secondo me siamo a buon punto, abbiamo una buona base. Ovviamente non possiamo metterci in competizione con altre squadre come Milan, Inter, Juve e Atalanta che sono sopra di noi, ma solo perché lavorano da anni mentre per noi tutto è ricominciato da capo. Comunque il presidente vuole accelerare questa crescita e cercheremo di accontentarlo.Che cosa ha funzionato e che cosa non ha funzionato nell’anno appena concluso?Si è fatto molto, considerato quello che abbiamo. Purtroppo tradurre gli sforzi in vittorie è difficile, perchè il lavoro si valuta anche sulla crescita dei singoli ragazzi, non solo sui trionfi. L’obiettivo di una squadra giovanile è di avere elementi che possano diventare dei professionisti.Le strutture a vostra disposizione sono adeguate per il tipo di lavoro che svolgete?Sono adeguate e si riesce svolgere un buon lavoro. Certo, avere un centro sportivo insieme sarebbe molto meglio, ma ne abbiamo già parlato con la società e stiamo vedendo cosa possiamo fare. Mi auguro che prima o poi arrivi.Quanto influisce il budget sul vostro lavoro? E voi ne avete a sufficienza?Per quello che abbiamo a disposizione stiamo facendo un buon lavoro. Poi se dovesse arrivare il colpo a sorpresa non credo ci siano problemi a sforare.I campi estivi del Torino servono ad avvicinare la gente o effettivamente si trovano dei ragazzini in gamba?Sono tre gli obiettivi dei Camp Estivi. Innanzitutto per l’immagine del Toro è una cosa stupenda avere 1000 bambini che vestono granata. Poi c’è la selezione: tra tutti quelli che si presentano, ogni anno ce ne sono sempre quattro o cinque che riusciamo a tesserare. Ed infine viene l’aspetto commerciale.Cambierà qualcosa nel settore giovanile il prossimo anno?Come impostazione generale non credo cambierà nulla. Noi siamo stati riconfermati e vogliamo continuare a lavorare come abbiamo fatto fino ad ora. Se ci saranno cambiamenti non sarà nulla di rilevante.Avete progetti per il prossimo anno?L’obiettivo è sempre quello: portare più giocatori possibili in prima squadra.
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Benedetti: ‘Stiamo lavorando bene’
di Edoardo Blandino
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