Quando ormai è scattato il countdown per l’inaugurazione del Filadelfia, che avverrà per il pubblico il 25 maggio, ripercorriamo gli ultimi 20 anni di (triste) storia del leggendario impianto. Dall’abbattimento alla rinascita, il travagliato percorso verso il “ritorno a casa del Torino”, al Filadelfia.
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Filadelfia, dall’abbattimento alla rinascita: 28 marzo 2011, nasce la Fondazione
La rinascita del Fila / Gli ultimi 20 anni del tempio granata, passo dopo passo
Dalla demolizione del Filadelfia, ultimata nel 1998, se ne sono viste e sentite di tutti i colori: il più famoso tentativo di ricostruzione, naufragato miseramente, fu quello della Fondazione Campo Filadelfia di Diego Novelli. I tifosi granata, però, in forma associata e libera, non si sono mai persi d'animo e hanno continuato a lottare per rovesciare un destino, quello dell'area dove sorgeva la Fossa dei Leoni del Grande Torino, che sembrava segnata.
Le prime radici della svolta affondano nell'autunno del 2006: a seguito delle sollecitazioni di alcune associazioni di tifo granata, l'allora Assessore allo Sport, Renato Montabone, accetta la costruzione di un tavolo di lavoro avente come obiettivi la rottura del vincolo di contemporaneità tra l'edificazione del supermercato Bennet (attualmente in via Giordano Bruno) e i lavori di ricostruzione del Fila, ponendo le basi per la ricostruzione. E' in questa sede che per la prima volta si individua la soluzione dell'istituzione di una Fondazione, in cui far convergere la passione dei tifosi con il lavoro degli enti pubblici e del Torino FC, come soggetto avente come missione la ricostruzione e le gestione del nuovo impianto sportivo.
Il 6 febbraio 2007, le associazioni di tifosi (tra queste Gruppi Organizzati, Comitato Dignità Granata, Associazione Memoria Storica Granata, Centro Coordinamento Toro Clubs e Circolo Soci) presentano una bozza di Statuto, dopo importanti lavori di mediazione, al Consiglio Comunale di Torino, che dà la prima approvazione il 25 febbraio 2008. L'ottobre successivo, però, proprio quando sembra che sia solo questione di tempo la riunione davanti ad un notaio per la costituzione della Fondazione, l'Assessore Viano, convoca le parti componenti il Tavolo informandole della sussistenza di ipoteche insistenti sull'area del Filadelfia. La presenza di queste ipoteche rende di fatto impossibile il lavoro della Fondazione, pertanto si decide di procrastinare la costituzione del nuovo soggetto al momento in cui le ipoteche fossero cancellate. Ci vogliono due anni perchè questo succeda: è il dicembre 2010 quando, dopo una lunga trattativa, una transazione tra Comune di Torino e Agenzia delle Entrate cancella le ipoteche, atto basilare perchè il confronto sulla ricostruzione del Filadelfia potesse continuare.
E' in questa fase che anche la Regione Piemonte entra come Socio Fondatore nella Fondazione Filadelfia, con il conferimento di tre milioni di Euro in tre anni. Un vero e proprio segnale della volontà di accelerare. Questi fondi, insieme a quelli garantiti a suo tempo dalla Città di Torino, sono i presupposti su cui può costruire la nascita della Fondazione, in attesa di una presa di posizione del Torino FC sul suo contributo. Ecco, dunque, il via libera: l'Assessore Sbriglio, ad inizio 2011, calendarizza le tappe per arrivare alla firma dell'Atto Costitutivo della Fondazione entro il mese di marzo.
La data storica è il 28 marzo 2011: sono le sale del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata a Grugliasco ad accogliere la riunione per la lettura e l'approvazione dello Statuto e la firma dell'Atto Costitutivo davanti al notaio Vaglienti. Si arriva così alla storica nascita ufficiale della Fondazione Filadelfia, alla presenza dell'Assessore allo Sport del Comune di Torino Giuseppe Sbriglio, dell'Assessore della Regione Coppola e dal Consigliere Regionale Gianluca Vignale, del membro del CDA del Torino FC Giuseppe Ferrauto, del presidente del Museo Domenico Beccaria, di Marco Montiglio (presidente del Centro Coordinamento Toro Club), di Andrea Voltolini (presidente del Comitato Dignità Granata), di Paolo Reineri (presidente dell’associazione Curva Maratona), Luca Clemente (presidente dell’associzione Curva Primavera), e di Giancarlo Bonetto (presidente del Circolo Soci) nonchè di Serino Rampanti (presidente dell'Associazione ex calciatori granata).
In quell'occasione, viene nominato anche il primo e provvisorio CdA, che vede Presidente pro-tempore della Fondazione Giuseppe Sbriglio, Vicepresidente Gianluca Vignale e consiglieri di amministrazione Giuseppe Ferrauto, Marco Montiglio e Domenico Beccaria. E' il primissimo nucleo della Fondazione: i primissimi passi saranno quelli dell'adattamento dello Statuto alle sopravvenute indicazione, nonchè gli atti necessari per l'acquisizione della personalità giuridica, fondamentale per porre in essere tutti gli atti civili volti alla ricostruzione del Filadelfia. Ma intanto, il dado è tratto: ci sono le firme, la Fondazione Filadelfia è nata e, se tutte le parti in causa manterranno fede agli impegni presi, si arriverà all'obiettivo tanto sospirato.
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