La Hall of Fame Granata arriva alla sua sesta edizione. Continua ad ampliarsi l'elenco delle leggende che hanno contribuito a scrivere l'ultracentenaria storia del Torino FC. Nel pomeriggio odierno, nella suggestiva cornice di un Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata gremito di tifosi e appassionati, altre 5 leggende granata sono state insignite di questa onorificenza: gli ex giocatori Annoni, Bruno e Policano, ma anche Susanna Egri e Bill Lievesley, figli di Ernő Erbstein e Leslie Lievesley.
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Hall of Fame, Bruno e Annoni: “Nel calcio di oggi pochi uomini veri”. E su Izzo al derby…
Mondo Granata / Sesta edizione della Hall of Fame Granata: premiati gli ex giocatori Policano, Bruno, Annoni, ma anche i figli di Ernő Erbstein e Leslie Lievesley
L'EVENTO - Grande emozioni per le decine di tifosi presenti oggi al Museo, con le testimonianze di Susanna Egri e Bill Lievesley, figli rispettivamente di Ernő Erbstein e Leslie Lievesley, che hanno aperto la serata. "Mio padre sarebbe stato molto orgoglioso di fare parte di questa grande storia. - ha detto Bill, figlio dello storico allenatore del Grande Torino perito a Superga nel 1949 - Grazie a questo museo gli Immortali vivranno davvero per sempre". Una giornata dedicata alla memoria di tanti altri grandi simboli del mondo granata: su tutti Gigi Radice (di cui oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa) ed Emiliano Mondonico.
LE PAROLE - Parola a poi ai due dei grandi ex giocatori presenti oggi: Enrico Annoni e Pasquale Bruno. "La prima volta che entrai qua mi tremavano le gambe - ha confessato Annoni - Peccato non ci sia un riscontro con la nuova proprietà per il museo, ma in futuro chissà magari ci sarà. Declino dopo di noi? Forse era finito un ciclo, tutti quelli che vennero dopo di noi hanno fatto il loro interesse e non l'interesse del Toro. Noi prima di tutto eravamo una squadra, oggi è cambiata la generazione. Mi viene in mente la scenata che ha fatto Izzo nell'ultimo derby: nella nostra squadra non si sarebbe mai permesso. Sono pochi i veri uomini nel calcio di oggi, forse sono nostalgico e sto invecchiando ma sono orgoglioso di aver fatto parte di quell'epoca e di quel calcio". Spazio anche alle parole di Pasquale Bruno: "Io vivo a Lecce, ma appena ho saputo di questo premio ho preso il primo aereo e sono venuto. Speriamo di rivedere un Toro vero, ma io con questi personaggi ho dei dubbi...".
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