mondo granata

Tutti puntano su Camolese

E' PROFONDA CRISI

Cari fratelli granata, siamo in una crisi profonda e non penso di essere l'unico a pensarla così. Quali sono i problemi principali? - classifica, beh quella è inevitabile vincendo solo 6 partite (fra...

Redazione Toro News

E' PROFONDA CRISI

Cari fratelli granata, siamo in una crisi profonda e non penso di essere l'unico a pensarla così. Quali sono i problemi principali? - classifica, beh quella è inevitabile vincendo solo 6 partite (fra l'altro tutte in casa) su 32 giornate giocate - andamento, prendi 5 pappine dal milan inizi a pensare che c'è qualcosa che non va, vinci con il catania all'ultimo secondo e una serie innumerevole di risultati negativi prima dell' arrivo di camolese - squadra, una squadra che alla prima difficoltà si scioglie come neve al sole inizio a pensare che non basterebbe nemmeno uno psicologo, se notiamo ognuno gioca solamente per mettersi in mostra, per i propri interessi e non per il collettivo A proposito della squadra che vorrei approfondire l'argomento: se non sbaglio il signor Lotito, che veniva anch'esso da una serie di risultati negativi, ordinò il ritiro e il blocco degli stipendi. Caso vuole che la partita dopo la Lazio vinca nel derby con la Roma ( e sottolineo Roma), e la partita dopo espugni il marassi battendo il genoa ( e sottolineo genoa 4 forza del campionato). Allora inizio a pensare ma non è che il presidente Cairo faccia troppo il buono? Premio salvezza? ma non scherziamo, bisognerebbe bloccare istantaneamente gli stipendi come ha fatto la lazio, vedete come i giocatori faranno di tutto per riassaporare l'odore della grana. Caso Rosina, è sotto gli occhi di tutti che non renda più come gli anni passati. Sono sempre stato uno che ha divinizzato la figura di Alessandro, bisogna ringraziarlo veramente per quello che ha fatto in questi tre anni passati ( senza di lui ora noi giocheremo con il Treviso, il Modena, il Cittadella...) però se sente di non aver più niente da dare a questa maglia, lo dica a chiare lettere, abbiamo bisogno di gente che abbia voglia di lavorare durante la settimana e di giocare la domenica ( o il sabato ) e non di gente che scenda in campo solo perchè è costretta a farlo. Guardiamo il Cagliari, come organico sarebbe da serie B diretta, eppure c'è voglia di giocare, voglia di stupire e far sognare la propria tifoseria e sono la a lottare per un posto uefa. Noi abbiamo un organico con nomi di grandissimo spessore e siamo la in basso a fare compagnia a Bologna, Lecce e Reggina ( con tutto rispetto per le tre squadre ) perchè mancano gli attributi, le palle ( scusate il termine :-) ), la voglia di stupire e far sognare la tifoseria.. Ecco questo ci manca da tanto, troppo tempo, sognare.. Fratelli, noi il nostro dobbiamo farlo ogni domenica allo stadio, con il siena devono sentire il nostro apporto, devono sentire chi stanno prendendo in giro e bisogna farlo pacificamente come abbiamo sempre fatto, incitando i nostri beniamini. Poi a fine stagione chi non ha voglia di fare un gruppo solido per l'anno prossimo ( speriamo che rimanga il nostro Camola ad allenare che considero quasi un secondo papà!!! ) è tenuto ad andarsene chiunque sia.. Forza fratelli granata, noi siamo immortali e sopratutto tifiamo TORO!!!! Angelo S.

HO CONOSCIUTO CAMOLESE

Era il 27 maggio del 2001. Il Toro, ormai quasi matematicamente promosso in seria A, a tre giornate dalla fine scendeva a Pescara contro l'ultima in classifica. Abitavo a Pescara già da sei anni, e il sabato prima della partita decido di far conoscere la mia squadra del cuore a mia figlia Martina, che allora aveva 9 anni. Nel pomeriggio giungo all'albergo proprio mentre sta arrivando il pullman della società. Mi avvicino con mia figlia tutta intimorita: scende l'allora presidente Attilio Romero insieme a Mazzola, non ci degnano di uno sguardo e con aria di superiorità passano oltre. Saluto capitan Asta, che risponde, poi mi avvicino al Camola. Gli

dico che domani sarà tutto facile, e che mi aspetto una vittoria. Lui, con un sorriso e con grande signorilità nei modi, mi risponde dicendo che comunque non sarà una passeggiata, e che tutti gli avversari, anche quelli sulla carta più abbordabili, vanno rispettati sempre. Poi, dopo aver chiacchierato amabilmente ancora per un po', saluta me e mia figlia. Non ho mai dimenticato questo nostro piccolo incontro, e ci sono rimasto malissimo quando venne assurdamente esonerato da una dirigenza che (l'abbiamo capito in seguito, ma molti di noi avevano già intuito tutto prima) voleva solo la fine del

Toro. Ora è tornato a casa, e io spero che non ci lasci più per molti e molti anni, e spero che tramite lui Cairo cominci finalmente a capire cosa è il cuore granata. Forza Toro sempre e comunque.

Edoardo Mariatti

PER LA MAGLIA E PER CAMOLESEGentile Redazione buonasera.Che umiliazione! In questi ultimi 15 anni,ho visto tante troppe cinquine, speravo di nn vederne piu ma puntuale arriva ancora, speravo che dopo la vittoria sul Catania, fosse, potesse cambiare qualcosina, almeno il famoso ormai Smarrito CUORE GRANATA, si buttasse in campo da questi ragazzi ma il nulla, speravo di vedere una volta di quest'anno il Rosina dei tempi migliori (considerate le sue dichiarazioni "esco a testa alta") ma nn "c'era in campo", speravo che la DIGNITA questi ragazzi ce l'avessero. Ma niente. Di una cosa spero ancora oltre al miracolo salvezza: che il buon Camola abbia visto e constatato chi non deve piu giocare in questa maledetta stagione e far scendere in campo magari qualche ragazzo della primavera. Con questo io andrò ancora allo stadio fino alla fine. Per la MAGLIA e per mister Cmolese. ALE TORO!Emanuele da Saluzzo

RIPARTIAMO DA CAMOLESEGentile redazione,ho purtroppo assistito televisivamente da Lima all'ennesimo scempio offerto dai nostri beniamini. Direi che non c'é molto da dire, 5 gol parlano chiaro, ma ció che + mi manda in bestia é questo maledetto complesso di calimero col quale entriamo in campo: 'TANTO NE PRENDIAMO 5'. L'abbiam pensato tutti e purtroppo anche i giocatori. Queste son partite perse a tavolino e quindi a maggior ragione bisognerebbe giocarle con spregiudicatezza come avevamo fatto con l'Inter. Non si lascia uno che in cariera ha fatto 300 gol solo in area o libero di calciare. cmq riscattiamo que che c'é:iniziamo dalle uniche 2 note positiva: BIANCHI, 10 E LODE, uno come lui davvero merita applausi. Correre dall'area milanista al limite della nostra area pe contrastare beckham sul 3-0 direi che é davvero un gesto encomiabile. Per tutta la partita si é battuto come un leone e se io fossi lui non entrerei manco in campo sapendo che i miei compagni senza palle non mi faranno arrivare manco un pallone giocabile. Invece no. Grinta e cuore Toro e guai a chi lo contesta. Pensate solo se gli fosse arrivato un buon cross a partita. La seconda nota é Camolese: non potevamo mica pensare che il terzo allenatore in una stagione cambiasse le cose. I giocatori sono dei demotivati e incapaci e quindi non si puó far nulla ma almeno ha avuto le palle di rispolverare gente come franceschini (anche lui tanto di cappello) e motivare un gruppo .....Ripartiamo da lui anche l'anno prossimo se si va in B. Ora per me domenica ci giocheremo il campionato.contro un Siena in piena crisi, Camolese é l'unico che puó tirar fuori quel poco di orgoglio che resta nei giocatori. Se vinciamo cambia tutto, se perdiamo si va in B.Simone da Lima

NON CAPISCO.1) Non capisco perchè schieriamo difensori lenti e macchinosi (vedi Natali e Franceschini) anche quando giochiamo contro attaccanti rapidi e veloci; spero che lo stesso problema non si ripeta col Siena. 2) Non capisco perchè giochi ancora Diana, a prescindere dal ruolo.3) Non capisco perchè Sereni non esca praticamente mai sulle palle alte in area o, almeno, nell'area piccola; eviteremmo tante conclusioni e gol da parte degli avversari.4) Non capisco perchè i centrocampisti non accompagnano mai l'azione in attacco attraverso inserimenti che aiutino a dare imprevedibilità alle manovre offensive; non si può attaccare 2 contro 5 o 6 difensori.5) Non capisco, con una organizzazione del genere, perchè l'unico capro espiatorio sia Rosina, l'unico dotato di fantasia superiore (anche se quest'anno non ne va una bene neanche a lui).6) Non capisco che colpa possano avere gli attaccanti (vedi Bianchi), se dopo una intera partita non capita loro neanche un'occasione; con questo TORO sfigurerebbe anche Pato. Ma, soprattutto, non capisco perchè questi giocatori non combattano. Altro che spirito TORO. Si può anche perdere, ma sempre con dignità e non senza aver lasciato ogni spilla di sudore sul campo. Questo è quello che NON CAPISCO. Pietro da Potenza

SQUADRA FIGLIA DI NESSUNOLa faccia sempre piu' pallida di Camolese ad ogni gol che subivamo è lo specchio di questa trasferta sciagurata. Ora non ci sono le vie di mezzo o domenica ci si riscatta vincendo in qualche modo oppure qui e' davvero finita perche' il Bologna non potra' perdere sempre.Enge

UMILIANTE! Ecco l’aggettivo giusto: umiliante. Nonostante tutto voglio essere ottimista e non voglio assolutamente pensare alla retrocessione anche perché non ci sarebbero colpevoli a cui imputarla. La mia paura è che siamo riusciti a creare un’ alibi all’unico colpevole di questa disfatta: Cairo. Con tutti gli scongiuri del caso, se sarà retrocessione alla fine nessuno sarà il responsabile unico. Non De Biasi che ha iniziato ma non finito il proprio lavoro. Non Novellino che in ogni caso potrebbe dire: io il Toro lo avrei salvato ma non mi hanno fatto finire il lavoro. Ricordando a tutti i suoi sette risultati utili consecutivi. Una frase che non ho mai potuto sopportare: se ritenete risultati utili i pareggi interni contro Reggina e Chievo….. Io Novellino lo avrei cacciato dopo il pareggio casalingo con gli scaligeri in cui non abbiamo dato dimostrazione di vita. Camolese mai e poi mai potrebbe essere accusato di nulla. A me sinceramente come allenatore non piace ma l’onestà dell’uomo e del lavoro che svolge non si devono discutere. Pederzoli, come sopra, non ha finito il lavoro che aveva iniziato. Foschi si è trovato a gestire una squadra "non sua". Insomma l’unico colpevole era Cairo: l’uomo che in tre anni e mezzo di gestione ha assunto il quinto (vuol dire cinque per chi non vuole capire ed ancora difende Cairo…) Direttore Sportivo, sicuramente un "record mondiale", ha cambiato allenatori alternandoli continuamente (sempre a dimostrazione di quanto siano chiare le sue idee….) ed ha comprato e rivenduto una quantità anomala di giocatori. Alla faccia della programmazione. Insomma tutti avevano il colpevole ideale. Invece no, con la nuova cacciata di Novellino e la successiva chiamata di Camolese (il tecnico invocato da noi tifosi) lui ha trovato l’alibi: se sarà retrocessione sposerà in pieno la teoria di Novellino: il tecnico che se lasciato lavorare avrebbe sicuramente salvato il Toro ma vista l’insistenza dei tifosi si è visto costretto a chiamare l’onesto Giancarlo. Ora speriamo in Camolese. Come dicevo prima, a me come tecnico non piace. Troppo difensivista ed incostante nei risultati. Lasciando stare questa stagione in cui si trova ad allenare una squadra moralmente a pezzi che deve badare solo al risultato per il raggiungimento della meta minima, il passato parla a suo sfavore: quattro squadre allenate e tre esoneri con Torino, Vicenza e Livorno. La quarta, la Reggina, che dopo averla salvata non gli ha rinnovato la fiducia. Inoltre la promozione record con il nostro Toro, di cui tutti parlano e che descrivono come una perla, è stata ottenuta con una quantità incredibile di vittorie con una sola rete di scarto (ricordo bene quella stagione in cui segnavamo nei primissimi minuti di gioco e poi difendevamo in tutti i modi la rete fatta). Però Camolese è Camolese: uno di noi, uno del Toro. Non importa come, l’importante è che ci salvi. Se ci riuscirà sarà la vittoria di noi tifosi ottenuta da un tifoso. E non importa come. Coraggio, allora, buon lavoro e forza Toro. Max dagli USA (in vacanza in Italia in questo periodo).

L'E' TUTTO DA RIFARE!Egregia Redazione Premesso che siamo inferiori al Milan ( e non solo) sotto ogni punto di vista; premesso che nessuno di noi tifosi penso immaginasse di tornare da S.Siro con 1 o 3 punti in tasca; premesso che una sconfitta contro il Milan fuori casa ci possa tranquillamente stare, ritengo che le motivazioni di questa debacle (fermo restando la nostra pochezza in ogni settore), siano da ricercarsi in un approccio mentale alla partita totalmente sbagliato; in particolar modo mi riferisco al fatto che si sia giocato già essendo a conoscenza dei risultati (per loro negativi ma per noi positivissimi) delle partite giocate nel pomeriggio da Lecce e Bologna. Secondo me gli smidollati con la casacca granata, sono scesi in campo avendo la certezza che, pur perdendo, la classifica li avrebbe sempre lasciati li, quartultimi, al di sopra della linea di galleggiamento!! Voglio sperare che questo sa il vero ed unico motivo dello scempio al quale abbiamo assistito l'altra sera; anche perché, se così non fosse, a Firenze, Napoli e Roma è meglio che non ci presentiamo proprio (facciamo più bella figura a perdere 2-0 a tavolino piuttosto che subire umiliazioni del genere)!!! Comunque vorrei concludere dicendo che, comunque vadano le cose, l’è tutto da rifare! Un saluto Massimo

UNO SFOGO DA INNAMORATOLasciatemi sfogare, lasicatemi cantare...cantava...ed è quello che sento ora dentro. Soffro si soffro è uno sfogo scemo da innamorato Sono nato del Toro di quando il Toro era un Istituzione di quando il calcio e gli uomini avevano qualcosa dentro Certo il Toro era un Istituzione, il miglior vivaio d'Italia ho visto quattro o cinque finali di Coppa Italia, uno scudetto, tanti tanti derbies vinti una finale di Coppa uefa, Campionati Italiani delle giovanili vinti, Viareggio, partite di Coppa Europea, sono andato ad Amsterdam, Londra, ho visto il Real Madrid cagarsi sotto, sotto 70000 persone urlanti amore solo amore cha ha demolito i miliardi sono un romantico uno scemo romantico ho visto un Toro di quando l'organizzazione, l'amore, la lotta premiavano ed era la nostra sola forza, altri vincevano scudetti ma da noi chi veniva si cagava sotto perchè sapeva che sul campo e sugli spalti non eravamo secondi a nessuno. Era normale che un Pisa od una Ternana od un Milan a Torino e quando dico Torino dico IL TORINO se la facevano nelle braghette perchè sapevano che quì magari non avrebbero avuto un arbitro contro.. ma gente forte che non ti concedeva niente e strappare un punto a Torino, onestamente, non era dato a nessuno e poteva valere molto di più, sul campo, di strapparlo ad altri... ERA LA NOSTRA GLORIA...ESSERE FORTI e bastava prendere il 17 ed atterrare vicino al Fila, dove procuratori strani facevano apparizioni e vederli scappare via (io una volta ho spaventato un ex giocatore del milan procuratore..dai che mi vanto...). Ho visto appuntamenti all'orologio magicamente perdersi dalla folla che si era data appuntamento, ho visto la vecchia statua sotto la Maratona..e noi al sole come sempre, al caldo come un bel fiore fuori da una serra e loro ricchi solo di ignoranza e boria nella curva opposta. Ho visto me a scazzottare nel cortile con la mia magliettta di Claudio Sala ...mi vien da piangere mi rivedo correre sul campetto con la maglietta del toro a lottare e non mollare mai..perchè essere del Toro..anche con una maglietta non ufficiale ma più vera di altre, sudare, picchiare dribblare solo per dire:"SONO VIVO E MERITO RISPETTO PER ME ED I MIEI" VUOLE DIRE TUTTO. Questo era esere del toro, questo Natali dovrebbe sapere.... Mi ricordo la Maratona, mi ricordo Torino ed essere contro quando essere contro voleva dire solo esse PRO, pro amore rispetto, dignità, ribellione a schemi gerarchici di un Italia ancora medievale col capoccia di turno nella regione del caso, voleva dire: guadagni più di me leccando il secchio a qualcuno ma non vale niente perchè Io sono libero.Ho visto voler essere liberi e afffermare il proprio simbolo incredulo come un bambino di fronte a tanta cattiveria ed ignoranza nei conrfonti di chi vuole cambiare a tutti i costi le regole di un luogo come a deviare il corso di un fiume sacro. Ho visto la forza di un simbolo nato e germinato nel cuore degli uomini confrontarsi e vincere contro chi ricco o meno falsoportatore di lavoro e progresso o meno voleva snaturare una città ed un regione. Ed adesso? Il Fila.....quattro monconi come denti malati di una bocca che chiede amore ma troppo brutta per pretendere losguardo, le maglie del Toro che mi sembrano degli alberi natale, nemmeno più il simbolo quello civico dela città che campeggiava fiero nel logo, non c'è più niente niente..o meglio si solo i gobbi che replicano a distanza di 30 anni tutti i nostri propositi... e lasciatemelo dire :è troppo squallido vedere una fotocopia slavata, che perde versi e rime, di una poesia d'amore inneggiarsi a valore per i giovani di oggi... Mi vien' da piangere solo da piangere, siccome son nato del Toro..e non ho paura nemmeno di piangere Andréa Krun

RICORDO FERRANTEVorrei ricordare un vero attaccante da Toro "MARCO FERRANTE" Con lui c'era sempre l'emozione del gol in arrivo. Ricordiamoci la famosa rimonta dal 3 a 0 al 3 a 3 con la Juve. A quei tempi non c'era lo sconforto di adesso. Saluti Marco

UN ESEMPIOho appena letto l'articolo sulla dichiarazione di Boniperti, ci sono arrivato proprio dal vostro sito, quindi saprete. La cosa si perderà come una goccia nel mare, visti i tristi tempi che stiamo vivendo, ma io la trovo veramente una grande manifestazione di sincerità e di senso etico, questo signore ha le idee chiare e le esprime benissimo, con la giusta forza. Appartiene ad altri tempi, quando si potevano anche ammirare certi esponenti (giocatori o allenatori, o dirigenti) della Juventus, che poi, guarda caso, erano gli stessi ad ammirare i nostri, come fece spesso Boniperti, che ha sempre detto di considerare Valentino Mazzola il più grande calciatore mai visto, e che, come si legge in questa dichiarazione, era amico di alcuni giocatori del Grande Torino (ricordo anche i suoi elogi per Ciccio Graziani dopo una partita della Nazionale a Torino, per il suo lavoro ingrato e faticoso al centro dell'attacco). Sarebbe bello che il sito del Toro (cioé voi) ne parlasse in modo più ampio, mi sembra un'occasione da non perdere: Boniperti è un 'gobbo', è il gobbo per antonomasia, ma merita la massima stima e il massimo rispetto per la sua indipendenza di pensiero e la moralità vera, davvero sincera e sentita. Complimenti! saluti a tutti, C F, Novi Ligure

RICORDO Nell'avvicinarsi del 60° anniversario della tragedia di Superga, tramite Toronews vogliamo ricordare il Grande Torino con queste parole dedicate al suo presidente Ferruccio Novo. "Non aspettare più i tuoi ragazzi perché non potranno tornare da te. /Si sono fermati per sempre nel pomeriggio su quella collina, per incontare la morte. /E adesso devi salire anche tu lassù e, come un generale sul campo di battaglia, chinarti sui resti dei tuoi soldati caduti. /Li troverai tra rottami inceneriti e sentirai su di loro il greve silenzio della morte. /Ma dopo alcuni istanti di lacrime e disperazione: Presidente, rialzati! /Il Torino per rinascere ha ancora bisogno di Te". Amici granata, arrivederci a Superga il prossimo 4 maggio. Ernesto da Aosta

SPETTACOLO TEATRALEL’associazione Giglio onlus, in occasione del 60esimo anniversario della Tragedia di Superga, organizza uno spettacolo teatrale dal titolo" Le maniche del Capitano", nei giorni 9 e 10 maggio ore 21, al Teatro Gobetti, Via Rossini, 8 – Torino Il ricavato a sostegno del progetto "La casa del Giglio" che in questo momento dispone di n° 5 alloggi vicino alla zona grandi ospedali di Torino e li destina ad uso completamente gratuito, su indicazione dello stesso ospedale, ai genitori, non residenti ed economicamente in difficoltà, dei bambini ricoverati per lunghe degenze. www.giglio-onlus.it Per Info e prenotazioni: 346-6641299