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Ajeti è recuperato, il Torino lo vuol valutare. Chance in vista prima di gennaio

Gianluca Sartori

Focus On / I test medici svolti con la nazionale albanese hanno confermato il recupero della piena condizione del marcatore albanese

"Arlind Ajeti rientra a Torino e, salvo imprevisti, sarà oggi a disposizione di Sinisa Mihajlovic per la ripresa degli allenamenti. Il difensore centrale albanese, classe 1993, è tornato a respirare il clima della propria nazionale, per la prima volta dopo l'Europeo di Francia. Il ct De Biasi, prima di ufficializzare la sua convocazione per il match contro Israele (poi perso rovinosamente per 0-3), ha voluto sincerarsi del suo completo recupero fisico, prescrivendogli test ad hoc; Ajeti li ha superati ed è stato aggregato alla selezione. Non ha preso parte all'importante partita contro gli israeliani, è vero: per un match così importante l'allenatore italiano ha voluto puntare su uomini pronti e con il ritmo partita già nelle gambe.

"Il centrale classe 1993 però ha superato i problemi fisici: su questo, finalmente, non ci sono dubbi. La brutta lesione al bicipite femorale della coscia destra, riportata poco dopo ferragosto, lo ha tenuto fermo per due mesi esatti. Quanto basta per dover ricominciare da capo, una volta che ha potuto tornare in campo, per quanto riguarda la preparazione fisica. Un ostacolo importante per un giocatore che fa appunto della fisicità la dote più importante: annunciato dal club granata a inizio luglio come primo colpo della campagna acquisti estiva, l'arrivo a Torino era la potenziale svolta della carriera, ma la sfortuna gli ha complicato i piani.

"Dopo aver riconquistato la convocazione in Nazionale, ora l'obiettivo del ragazzo è sfruttare al massimo le settimane in arrivo per mettersi in luce nel Torino. Allenamento per allenamento, dovrà perfezionare la condizione fisica e dimostrare di essere pronto per giocare. Dal canto suo, il Torino è intenzionato a valutare per bene la posizione del calciatore prima di decidere il suo futuro nel mercato di gennaio. La carta di identità gioca a suo favore, ha esperienza internazionale, è pur sempre un'opzione a disposizione di Mihajlovic, che lo ritiene un difensore centrale parzialmente diverso dagli altri (più marcatore puro rispetto a Rossettini e Bovo) ma che non ha preclusioni nel concedergli spazio qualora si dimostrasse pronto. E non è detto che non possa risultare utile alla causa granata: per lui è verosimile che arrivi una chance, nelle prossime partite.