"Noi si viene da Asciano, provincia di Siena, e abbiamo il Toro nel cuore". Fabrizio Roncucci e Alberto Ravaglia lo dicono con l'inconfondibile accento toscano, davanti al Nagyerdei Stadion di Debrecen. E sono il perfetto esempio di cosa il Torino sia per i suoi tifosi: una passione che porta a volare a 1200 chilometri di distanza il primo di agosto per una partita di ritorno già indirizzata dal match di andata. Ma per la prima trasferta europea dopo quattro anni abbondanti si fa questo e altro. Fabrizio e Alberto, poi confermano che il Torino è una squadra che ha potenziale anche perchè piace in ogni angolo d'Italia. "La lontananza non ci ferma - raccontano i due tifosi granata - Non siamo noi che andiamo sempre in trasferta per il Toro, ma è il Toro che gioca in casa ovunque vada. Il settore ospiti quando il Toro gioca in trasferta è sempre pieno".
toro
Alberto e Fabrizio, da Siena a Debrecen per il Toro: “Quei racconti del maestro granata…”
La storia / Due tifosi toscani ci raccontano il loro amore per il Torino: "A Siena siamo in tanti granata"
"Continua Alberto: "Siamo diventati del Toro pur non essendo di Torino perchè il nostro maestro delle scuole elementari era tifosissimo; su 25 bambini ne avrà fatti diventare 24 granata. Personalmente, poi, anche mio babbo era granata. E a rafforzare la nostra fede è stato anche il grande Bruno Fregoli, storico presidente del Toro Club di Milano". Ma torniamo al maestro delle elementari di Asciano. Fabrizio va a ruota libera: "Si chiama Franco Sartini. Ci insegnò tutto del Grande Torino. Si fermava dopo le lezioni a raccontarci le gesta di Valentino Mazzola e compagni, che lui aveva visto giocare: dai dieci undicesimi della Nazionale ai record raccolti al Filadelfia. Per noi ascoltare i suoi racconti era un motivo in più per andare a scuola. Siamo cresciuti così e ora a nostra volta tramandiamo la fede ai nostri figli. Essere del Toro vuol dire fede e amore".
Ci parlano poi della comunità di tifosi del Toro della provincia di Siena, raccolti in un attivissimo Toro Club. Così Fabrizio: "Ad Asciano siamo in seimila anime, una quarantina sono tifosi granata. Ti potrei elencare tutti i nomi". Lo fermiamo, e si inserisce Alberto: "Abbiamo costituito il Toro Club "Gigi Radice Terre di Siena". Abbiamo chiesto al figlio Ruggiero, che ha giocato al Siena, l'autorizzazione di dare al club il nome del padre. La presidente è Giulia Mariotti e il Toro Club raccoglie tutti i tifosi granata del senese. Siamo tra i 150 e i 200 tesserati".
"Due parole sul Torino attuale. Inizia Alberto: "La squadra mi piace, certo che in un mese di mercato qualche acquisto importante si poteva fare, ma speriamo nel prosieguo, manca ancora un altro mese. Speriamo di andare avanti in Europa perchè altrimenti... Ma comunque siamo fiduciosi, bene il girone di ritorno dell'anno scorso". Conclude Fabrizio: "Da inguaribile ottimista dico che è già tanto avere mantenuto questo gruppo. Oggi abbiamo incrociato diversi giocatori, tutti disponibilissimi e gentili. Sirigu, per dire, appena ha saputo che siamo di Siena ci ha chiesto informazioni sul Palio. Vi rendete conto? Un portiere come Sirigu che si mette a parlare con tifosi che non conosce dei fantini del Palio di Siena. Siamo questi e stiamo bene così, con un gruppo fatto di uomini veri". Si parte, anzi, si riparte da qui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA