"Se dobbiamo pensare a ciò che più di ogni altra cosa è mancata al Toro l’anno scorso, per arrivare in serie A, probabilmente non avremmo dubbi: la continuità. Soprattutto nella prima metà del lungo torneo cadetto, quando i ragazzi dell’allora mister Colantuono non sono mai riusciti a seguire la “regola del tre”, che consiste appunto in tre risultati utili consecutivi. Ora il nuovo Toro di Franco Lerda, quello che piano piano cominciamo ad apprezzare per il gioco spregiudicato ma allo stesso tempo ordinato e finalmente molto bene organizzato, proverà a spingersi un po’ oltre. I tre risultati utili, in realtà, sono già arrivati, ma le tre vittorie consecutive darebbero un segnale molto importante a tutte le rivali dei granata, per far capire definitivamente che il complicato inizio di stagione è alle spalle, e il Toro comincia a fare sul serio. Merito anche della buona condizione della squadra. Con i soli Gasbarroni e Rivalta out per infortunio, Lerda può contare sul gruppo al completo (per Iunco si dovrà valutare fino all’ultimo, ma la sua presenza in campo è comunque probabile) e si porterà a Pescara l’imbarazzo di dover scegliere. Importante sarà vedere un Toro conscio della propria forza, ma senza l’intenzione di dover strafare, un Toro “che non sbagli nell’approccio” per riprendere le parole del mister cuneese. E allora grande attenzione al Pescara, che non ha ancora vinto, e che non vuole deludere per l’ennesima volta i propri tifosi. Per il Toro è giunta la prova della maturità. Se sarà superata, allora veramente si potrà pensare di aver costruito qualcosa di importante. Pur rimanendo con i piedi per terra.
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Alla ricerca della continuità
Se dobbiamo pensare a ciò che più di ogni altra cosa è mancata al Toro l’anno scorso, per arrivare in serie A, probabilmente non avremmo dubbi: la continuità. Soprattutto nella prima metà...
"(Foto: M. Dreosti)
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