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Belotti, parola agli opinionisti: che cosa dovrebbero fare il Gallo e il Toro?

TURIN, ITALY - NOVEMBER 30: Andrea Belotti of Torino F.C. wears a special edition shirt for the Suzuki MotoGP Champions during the Serie A match between Torino FC and UC Sampdoria at Stadio Olimpico di Torino on November 30, 2020 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Restare in granata o lasciare in cerca di nuove avventure? Il pensiero di Marco Bucciantini, Giancarlo Padovan ed Enzo Bucchioni

Redazione Toro News

Sono giorni chiave per il futuro di Andrea Belotti. Il capitano granata si è unito ai compagni ed ha iniziato a lavorare in vista della nuova stagione, ma il futuro è ancora tutto da scrivere. Da una parte c'è la proposta di rinnovo del Toro, dall’altra la possibilità di rientrare in un giro di attaccanti o in ogni caso cambiare aria dopo sei campionati in maglia granata. Abbiamo quindi chiesto a Marco Bucciantini, Giancarlo Padovan ed Enzo Bucchioni come si comporterebbero nei panni del Gallo o della società.

Che cosa dovrebbe fare Belotti?

Marco Bucciantini - “Ho l’impressione che ormai il valore di Belotti non sia solo quello che è capace di fare in campo, ma anche essere il leader del Torino, una squadra che ai suoi simboli conserva un posto nella storia del calcio. Per il Gallo in questo momento il miglior posto della storia è essere il leader del Toro, una gratificazione che vale esattamente come essere un attaccante da 25 gol. Io al suo posto mi giocherei la chance di vedere la squadra di Juric da protagonista, perché c’è un allenatore che ha ridato una missione. È un tecnico che cambia i giocatori, quelli del Verona erano destinati a fare peggio di quello che hanno poi effettivamente fatto. Con Juric il Torino migliora tantissimo e se fossi in Belotti mi legherei a questo tentativo. Essere leader del Torino è un valore: magari in un'altra squadra avrebbe anche fatto più gol, ma sarebbe stato meno importante, meno forte e meno amato. Da altre parti avrebbe lasciato una minore impressione di sé, il Toro è anche una squadra che gli permette di essere leader in modo totale. Il suo valore non cresce se lo stipendio aumenta di cinquecento mila euro, ma se con venti gol riporta il Torino tra le prime otto del campionato. È questa l'avventura di Belotti nel calcio italiano".

Giancarlo Padovan -“In assenza di offerte resterei al Toro. A parte che ha già rifiutato lo Zenit, sarà sicuramente importante economicamente, ma il campionato russo non è importante come quello italiano”.

Enzo Bucchioni -“Direi chiaramente che vorrei andare via. L’amore rimane per il Toro, ma meglio andare via. Farei così anche un favore al Toro, perché ha bisogno di soldi e cercherei di andare via per garantirgli anche liquidità”.

 TURIN, ITALY - MAY 03: Andrea Belotti of Torino FC in action during the Serie A match between Torino FC and Parma Calcio at Stadio Olimpico di Torino on May 3, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Che cosa dovrebbe invece fare il Torino?

Marco Bucciantini -“Il Torino deve tenere Belotti. Le cessioni non migliorano le squadre ma le indeboliscono. È Juric che deve migliorare la squadra, non una cessione eccellente. Bisogna smetterla con la storia del “ci rifaccio la squadra con quei soldi”, tutte le volte che ho visto vendere i giocatori più forti poi le squadre si sono sempre indebolite”.

Giancarlo Padovan -“Io sono d’accordo con quanto fatto dal Torino finora. Ha offerto un rilevante contratto per Belotti e lui non sa cosa fare. Il Toro il suo l’ha fatto. Ora lui deve dire se vuole rimanere, accettare e capire se c’è con il cuore o la testa. Non mi pare di aver visto offerte strabilianti che possano invogliare il Toro a venderlo o Belotti a partire”.

Enzo Bucchioni -“Io credo che sia stato un errore non venderlo in passato quando c’erano valutazioni intorno ai 60 milioni. Ricordo la famosa cifra di 100 milioni di Cairo. Quanto una squadra come il Torino aveva certe offerte, alla fine è stato un boomerang. Poi sorgono sempre problemi. Soprattutto come un allenatore come Juric che basa tutto sulle motivazioni e sulla fame, che se non hai al 100% non puoi inserirti. Il primo a scartarlo sarebbe l’allenatore se dovesse notare mancanza di qualcosa. Questa è una situazione che va risolta”.

A cura di Alberto Giulini e Roberto Ugliono