toro

Bologna senza Colucci

di Andrea Rosselli

 

Prosegue la marcia di avvicinamento del Bologna al match in programma domani sera allo Stadio Dall’Ara contro il Toro di Gianni De Biasi. Una sola seduta di allenamento sia ieri che...

Redazione Toro News

di Andrea Rosselli

Prosegue la marcia di avvicinamento del Bologna al match in programma domani sera allo Stadio Dall’Ara contro il Toro di Gianni De Biasi. Una sola seduta di allenamento sia ieri che oggi per i felsinei, che saranno privi ancora una volta di Leonardo Colucci: l’esperto regista ex Verona, infortunatosi un mese fa a Modena, non sarà a disposizione prima della trasferta di sabato prossimo a Vicenza. Qualche problema anche per due difensori titolari, l’esterno destro Daniele Daino (influenza) e la nostra “vecchia conoscenza“ Luca Mezzano (contusione al ginocchio), ma entrambi dovrebbero essere della partita. Solo domani si saprà qualcosa in più sulle intenzioni di Mandorlini, ma è probabile che l’ex tecnico dell’Atalanta decida di dare fiducia alla medesima formazione che si era tutto sommato ben comportata prima della dèbacle di Crotone: a centrocampo è comunque probabile il ritorno dal primo minuto di Pecchia, che affiancherebbe Amoroso e Mingazzini, mentre la composizione della linea difensiva a 4 dipenderà anche dalle condizioni di Daino e Mezzano. Nessun dubbio invece in avanti, con Zauli alle spalle di Bellucci e Marazzina.E proprio il “conte Max” sarà il protagonista più atteso del match di domani. Affrontare il Toro rappresenta sicuramente qualcosa di particolare per il bomber di Lodi, che peraltro non ha fatto nulla per nasconderlo. “Per me, sicuramente è ‘la’ partita” ha dichiarato ieri Marazzina. “Al di là del fatto che devo dimostrare più cose al Bologna che non al Torino, sarà una partita importante per tutti: noi ci giochiamo tanto, è una partita tra due squadre di blasone. Il fatto di non tornare a Torino mi è dispiaciuto solo per il modo in cui sono andate le cose: avevamo preso un certo impegno, tra uomini ci eravamo dati una certa parola. Ma, per il resto, il Torino nuovo è tutta un’altra storia rispetto a prima: non mi è dispiaciuto il fatto in sé di non esserci tornato, ma solo il modo in cui questo è avvenuto. Il Torino era l’unica squadra che mi aveva cercato, prima del Bologna; ma se anche fosse stata un’altra squadra, per il fatto di aver dato la mia parola le avrei dato la priorità. Comunque, non voglio tornare su questo argomento: sembrerebbe che io abbia questo chiodo fisso; onestamente, mi interessa più guardare avanti che guardare indietro. Si è chiusa una bella pagina e forse è giusto così”.