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POSTPARTITA

Bologna-Torino 1-1, le statistiche: per la salvezza serve un Toro più cinico

Lorenzo Chiariello

I numeri dell'ultima sfida che ha visto impegnati gli uomini di Davide Nicola al Dall'Ara contro i felsinei

Un pareggio che non può soddisfare del tutto il Torino, questo è il verdetto del match contro il Bologna di Mihajlovic. Certo, il quarto risultato utile consecutivo ottenuto dal Torino - rimasto imbattuto nelle ultime quattro gare di Serie A (2V, 2N) dopo aver perso tre delle precedenti quattro (1V) - è da considerarsi come un segnale positivo per i granata se si pensa alla qualità della prestazione offerta, ma gli sbagli commessi sia in fase offensiva (su tutti, gli errori sottoporta di Verdi e Belotti nel primo tempo) sia in fase difensiva (in particolare, ovviamente, il tunnel subito da Milinkovic-Savic in occasione del gol di Barrow) hanno reso quasi vana la mole di occasioni costruite, che rappresenta l'argomento principale per dire che la vittoria dei granata sarebbe stato il risultato più giusto.

A CONFRONTO - L'1-1 del Dall'Ara, in base ai numeri, sta stretto ai granata. Belotti e compagni hanno calciato 18 volte nel corso del match, il Bologna appena 8. Delle conclusioni tentate dal Toro, 3 hanno centrato lo specchio e ben 10 sono state respinte dal reparto arretrato avversario. Un solo tiro dei rossoblù ha trovato la porta, la rete di Barrow. Sul punteggio finale, c'è sicuramente anche lo zampino di Skorupski, che ha effettuato 3 parate, due in più rispetto a Milinkovic-Savic. Il dato più significativo riguarda però le occasioni da gol create: il Toro, infatti, si è reso pericoloso in 5 frangenti, la squadra di Mihajlovic solamente durante il contropiede - causato da Verdi che ha perso palla incastrandosi tra Soriano e Sansone - che ha portato alla rete dei padroni di casa.

IL PROBLEMA - Quel che i dati relativi alla fase offensiva della partita contro il Bologna dicono è che il Toro avrebbe meritato qualcosa in più. Non è però la prima volta che i granata si fanno del male da soli. Il numero riguardante le palle perse dalla squadra di Nicola (150, 5 in più dei felsinei) è spia del fatto che qualche spigolo vada ancora smussato quando si tratta di fare l'ultimo dribbling o il passaggio decisivo. Questo perché ogni pallone conquistato dagli avversari può trasformarsi in qualcosa di pericoloso, ed è un rischio che Belotti e compagni, salvati questa volta dal gol di Mandragora, non possono permettersi di correre a questo punto della stagione e con questa classifica.