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Bonetto, ag. Barreca: “Il Torino, la Roma, quello striscione e…”

Scatto di Chiara Brunero

Esclusiva TN / L’agente del terzino sinistro granata: “L’offerta dei giallorossi era estremamente allettante, ma ad Antonio fa piacere essere rimasto. Sarà un anno di maturazione”

Gianluca Sartori

Il calciomercato è ormai volto al termine. Uno dei giocatori più chiacchierati dai primi mesi della sessione estiva è stato senza dubbio Antonio Barreca. Il Torino però è stato molto bravo a rispedire al mittente tutte le proposte arrivate, trattenendo uno dei suoi giocatori più talentuosi. Per saperne di più, abbiamo fatto due chiacchiere con il suo procuratore Marcello Bonetto. Ecco cosa ci ha svelato.

Signor Bonetto, per Barreca è stata un’estate molto particolare: dall’attenzione della Roma a quello striscione dei tifosi a Bormio, “Barreca non si tocca”. Come ha vissuto questi mesi?

Ha vissuto tutto molto bene, con maturità e serenità. Le voci di mercato non erano solo voci, da parte della Roma c’è stata un’offerta concreta, effettiva ed estremamente importante. Essere al centro dell’attenzione di una società del genere e dell’allenatore Di Francesco, che lo aveva richiesto espressamente, non può che far piacere. Ma fa piacere anche essere rimasti al Torino: sappiamo che Antonio è oggetto di grande affetto da parte dei tifosi, essendo il primo ragazzo cresciuto nel vivaio che sia arrivato alla ribalta da un po’ di tempo a questa parte. Essere rimasto per Antonio non è un problema, anzi: sarà un anno di ulteriore maturazione che può fare solo del bene. L’interesse della Roma e la permanenza al Torino sono entrambe situazioni che ci fanno piacere. Credo inoltre che la società granata possa avere apprezzato sia il suo comportamento che anche il mio: non abbiamo voluto minimamente interferire sulle loro scelte, nonostante importanti risvolti economici. Non solo la Roma, anche altre società ci hanno contattato, italiane ed estere, tedesche, inglesi, francesi e spagnole, ma alla fine la scelta del Torino è il logico proseguimento di un percorso tecnico e professionale”.

 Antonio Barreca

È stato il presidente Cairo a blindarlo?

La trattativa con la Roma è stata sostenuta ovviamente fra le due società. Io non sono in grado di chiarire alla perfezione come siano state le dinamiche. Il mio riferimento è Gianluca Petrachi, secondo me il più bravo venditore italiano. Ci siamo sempre reciprocamente aggiornati sulla situazione”.

Il discorso con la Roma è solo rinviato?

Il calcio è in continuo divenire. Chissà. Ci vorrà innanzitutto una nuova richiesta della Roma e poi la disponibilità del Torino a vendere. In questo momento la Roma ha poi preso Kolarov, ottimo giocatore, e rientrerà Emerson Palmieri. È in una situazione tecnica diversa rispetto a quella di due mesi fa. Non posso prevedere il futuro. Adesso la concentrazione e la testa sono solo al Torino. Come ha dimostrato anche la partita con il Sassuolo, in cui Antonio ha messo in campo una buona prestazione, con un salvataggio di testa davanti alla porta che ha dimostrato come stia progredendo molto, grazie anche al contributo dell'allenatore, anche dal punto di vista difensivo: ritengo offra un contributo determinante in una squadra sicuramente votata ad un gioco offensivo”.

Lo striscione dei tifosi: che sensazioni ha destato in Antonio?

"Non mi posso mettere al suo posto nel raccontare le sensazioni personali. Era appena arrivato dalle vacanze post Europeo Under 21 e me l’ha subito detto: anche a me ha fatto piacere. In lui c’è la soddisfazione di essere rimasto al Torino. Vi dirò, quando era al Cagliari, dissi che era legato al Torino in una maniera particolare, al presidente del Cagliari non piacque ma era una dichiarazione assolutamente logica che non era certo una diminuente nei confronti dell'ottima squadra sarda…"

La cessione di Zappacosta: quale è il suo parere di agente?

"Operazione molto importante. Sorprendente magari, perché arrivata nell'ultimo giorno. Petrachi – non so se ci sia stato un contributo del Presidente – ha venduto un giocatore sì valido e importante, ma a delle condizioni eccezionali che fanno la felicità della squadra che vende e del giocatore stesso. Questo nel contesto di una campagna acquisti nella quale il Torino ha fatto a mio parere molto bene. Non sono un enorme estimatore di Niang e credo anche che non ci fossero grandi necessità in quel ruolo, ma N’Koulou è molto valido, Rincon un giocatore determinante, Lyanco un investimento importante. Berenguer ad oggi deve migliorare sul piano della gestione della palla ma sono sicuro che crescerà. Ansaldi, arrivato l’ultimo giorno di mercato, è un ripiego di gran lusso. Il Torino ha fatto sicuramente molto bene, in sede di mercato".

Nel Torino avete anche altri assistiti, attualmente in prestito tra Serie B e Lega Pro: da Procopio a Zenuni e Graziano…

"Sarà una stagione impegnativa, la Lega Pro è un banco di prova sempre importante in cui non è semplice per i giovani giocare. Il giocatore che in questo momento mi dà grandi speranze è Matteo Procopio, oggi alla Cremonese in Serie B. Giammarioli, l’ottimo dg della società lombarda, ha una considerazione di lui che è molto alta. Mi auguro Matteo possa darmi, a livello professionale ma anche umano, le stesse soddisfazioni che mi sta dando Antonio, oltretutto ha lo stesso ruolo".