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Lucas Boyè, che estro: le statistiche lo incoronano miglior dribblatore

Daniele Delbene

Focus on / Il giocatore argentino è il miglior giocatore della Serie A per rapporto tra dribbling riusciti e partite giocate

"Dopo la sfida vinta in Coppa Italia contro il Pisa, per il Torino è ora di pensare a una nuova sfida; nel week-end i granata dovranno affrontare un incontro molto impegnativo con la Sampdoria - squadra che attualmente naviga nelle zone di metà classifica - per continuare la risalita verso le posizioni di alta classifica. Se il Toro in questo inizio di campionato sta stupendo un po' tutti grandi meriti devo essere attribuiti alle potenzialità offensive della squadra di Mihajlovic che al momento ha il secondo miglior attacco della Serie A, soprattutto grazie al tridente formato da Iago Falque, Belotti e Ljajic che spesso grazie al loro senso del gol riescono a risolvere partite intricate e regalare punti importanti ai granata. Ma dietro a questo tridente formidabile c'è un altro giocatore dal grande potenziale che in questo inizio di stagione è stato una vera e propria sorpresa, si tratta dell'argentino Lucas Boyè.

"(nel grafico: pallini verdi = dribbling riusciti, pallini rossi = dribbling sbagliati)

"IL MIGLIOR DRIBBLATORE - Da un'analisi statistica firmata Opta, risulta che il giovane esterno offensivo granata al momento ha il miglior rapporto di dribbling riusciti in rapporto ai giocatori che hanno giocato almeno 400 minuti in Serie A. Infatti l'argentino ha una media di 4 dribbling riusciti ogni 90 minuti. Numeri sicuramente molto importanti, per un giocatore della sua età, che dimostrano come il ragazzo si sia già ambientato perfettamente ai ritmi del campionato italiano. Il contributo che ha dato Boyè al Torino - pur non essendo ancora riuscito a trovare la rete in campionato - è stato rilevante. Pur essendo al momento una "riserva di lusso", ad inizio campionato ha sostituto in modo esemplare Adem Ljajic che ha dovuto saltare le prime partite a causa di infortunio e dopo il rientro del serbo, quando è stato chiamato in causa, si è sempre fatto trovare pronto. Esempio lampante può essere rappresentato dalla sfida vinta dal Torino sul campo del Crotone, dove in poco più di 10 minuti è riuscito a mettere la sua firma fornendo l'assist a Belotti per il suo secondo gol. Al momento l'attaccante rappresenta un'alternativa di lusso al tridente titolare e difficilmente riuscirà a scalzare in pianta stabile uno tra Falque e Ljajic, almeno a breve termine; ma se il Torino punta a stabilizzarsi nelle posizioni di alta classifica ha bisogno di alternative di alto livello proprio come ha dimostrato di essere Boyè, giocatore che unisce forza fisica e grinta a una qualità importante e che ha ancora notevoli margini di crescita.