Conte e l’esclusione di Baselli: scelta tecnica discutibile

"Quattro reti nelle prime quattro presenze in maglia granata, tutte decisive ed importanti: la stagione di Daniele Baselli era iniziata nel migliore dei modi, da vero e proprio trascinatore della formazione granata nonostante la giovane età. Al di là del profilo realizzativo, il centrocampista ex Atalanta è sembrato agli occhi di tutti uno dei talenti più cristallini del nostro campionato, immediatamente esploso sotto la guida di Ventura, attraverso le sue magnifiche giocate e la sua capacità di leggere la situazione in anticipo, tanto da spingere la maggior parte dei tifosi (di ogni colore, a prescindere dalla propria fede calcistica) a sperare che per Baselli arrivasse al più presto la prima convocazione a Covarciato da parte del ct della Nazionale Antonio Conte.

"Dalla sua parte, l’ex allenatore di Siena e Juventus tra le altre, ha ammesso di seguire Baselli e ne ha riconosciuto l’assoluto valore; il ct aveva inoltre rilasciato dichiarazioni importanti durante una conferenza stampa, nella quale sosteneva che avrebbe convocato in azzurro secondo criteri meritocratici e, in poche parole, che “per essere convocati in Nazionale bisogna giocare e fare bene con il proprio club” Ecco perché l’esclusione del centrocampista granata dalla lista dei convocati per i prossimi impegni amichevoli, venerdì 13 a Bruxelles contro il Belgio e martedì 17 contro la Romania al Dall’Ara di Bologna, fa ancora più notizia e non trova una vera e propria spiegazione: certo, nessun commissario tecnico è obbligato a convocare determinati giocatori e le scelte finali spettano in ogni caso a lui, ma per meritocrazia ci si sarebbe potuti aspettare la prima convocazione del giovane centrocampista del Torino.

"Al fine di chiarire tutti i dubbi sul nascere, Antonio Conte in conferenza stampa ha dichiarato che “Ogni chiamata è stata una scelta tecnica” nel momento in cui gli è stato domandato il motivo dell’esclusione di un altro italiano in condizione strepitosa, Lorenzo Insigne. Questa spiegazione va ovviamente a comprendere anche la mancata convocazione di Baselli e l’inserimento, tra i centrocampisti, di giocatori le cui qualità non vengono messe in discussione ma che finora hanno reso al di sotto delle aspettative, o hanno dimostrato meno dell’ex Atalanta ma probabilmente vengono ritenuti profili più adatti alle tattiche di gioco azzurre: ad esempio Emanuele Giaccherini, centrocampista del Bologna con due reti all’attivo nelle ultime due presenze ma un rendimento sicuramente non paragonabile a quello delle mezzala granata. La speranza di vedere Daniele Baselli in azzurro in ogni caso non si spegne e, anzi, cresce costantemente.