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LA STORIA

Da Amsterdam all’ultima Coppa Italia: il Toro e quei gol decisivi in trasferta

Alberto Giulini

Dopo 54 anni cambia una regola che ha scritto pagine di storie del calcio. E anche i granata ne sanno qualcosa

Arriva una svolta epocale nel mondo del calcio: a partire dalla prossima stagione, dopo 54 anni, cade la regola relativa ai gol segnati in trasferta. Una regola che, nel bene o nel male, è stata grande protagonista di numerose pagine di storia del calcio ed anche del Toro.

FINALE DI COPPA UEFA - Si pensi alla finale di Coppa Uefa del 1992, l'indimenticabile partita dei tre legni di Amsterdam e della sedia al cielo di Mondonico. Furono proprio i gol in trasferta a condannare i granata in quell'occasione: 2-2 a Torino, 0-0 in Olanda e Ajax vincitore con due pareggi. Una beffa per i granata, costretti a perdere una finale pur senza perdere né la gara d'andata né quella di ritorno. Un epilogo che a partire dalla prossima stagione non si potrà più verificare: si guarderà solamente il punteggio complessivo, indipendentemente dai gol segnati in casa o fuori casa.

FINALE DI COPPA ITALIA - Un anno più tardi la stessa regola giocò invece in favore dei granata. L'anno era il 1993 ed il Toro di Emiliano Mondonico affrontava la Roma in finale di Coppa Italia. In quel caso fu la vittoria della gara d'andata per 3-0 a salvare i granata da una clamorosa beffa. Nella capitale i giallorossi, grazie anche a tre calci di rigore, si imposero 5-2. Risultato complessivo? Un 5-5 che premiò i granata proprio per i gol segnati in trasferta. Con l'abolizione di questa regola, come sarebbero finite quelle due partite? Impossibile dirlo, non ci sarà mai una controprova. Ma è certo che è stata abolita una normativa che ha lasciato un segno indelebile nella storia del Torino.