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FOCUS

Da Venezia al Venezia, che crescita per Djidji. Ma un problema fisico lo frena

Roberto Ugliono

Il difensore francese sta recuperando fisicamente dopo un fastidio al pube che gli ha creato diversi problemi nel mese di gennaio

Un girone dopo la situazione è praticamente ribaltata. Koffi Djidji si ritrova davanti quel Venezia contro cui all'andata aveva causato il secondo rigore dopo quello contro la Lazio. Due partite che i granata avrebbero potuto vincere. Due errori che portarono a diverse critiche al difensore francese. Poi da lì la crescita costante, a tal punto che ora se non c'è Djidji la differenza si vede.

CRESCITA - Il ragazzo ex Nantes ha saputo lavorare con umiltà sui dettami di Juric, ha saputo mettersi in discussione. Umanamente d'altronde Djidji ha sempre dimostrato di avere qualità importanti e quest'anno sta mettendo in mostra anche quelle calcistiche. Tra la sua capacità di lettura sugli anticipi, l'abilità nel coprire lo spazio lasciato alle spalle e le buone doti tecniche Koffi è diventato praticamente insostituibile nel Torino targato Juric. Se all'andata contro il Venezia qualche dubbio era sorto, ora non c'è più alcun dubbio. Il francese è un giocatore importante per i granata, oltre a essere l'ennesimo elemento recuperato e valorizzato dall'allenatore croato.

RECUPERO -  L'ultimo recupero che conta ora è quello fisico. Dopo la pubalgia, Djidji ha sofferto di un fastidio al pube che gli ha causato anche una sofferenza all'anca, e per questo è rimasto fuori nelle ultime tre partite. Con il lavoro settimanale il difensore francese è riuscito man mano a recuperare un'accettabile condizione e con l'Udinese è stato convocato da Juric, pur rimanendo in panchina. Da qui a sabato cercherà in tutti i modi di ritrovare il giusto smalto, ma non è ancora detto che la noia fisica sia del tutto alle spalle. Sullo sfondo c'è anche il derby ma il primo obiettivo è il Venezia. Quel Venezia da cui è iniziata la sua rinascita.