toro

Diamo i numeri

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico 

De Biasi - Zaccheroni - De Biasi II - Novellino - De Biasi III - Novellino II - Camolese - Colantuono - Beretta - Colantuono II - Lerda - Papadopulo... continua. Continua l'andazzo isterico...

De Biasi - Zaccheroni - De Biasi II - Novellino - De Biasi III - Novellino II - Camolese - Colantuono - Beretta - Colantuono II - Lerda - Papadopulo... continua. Continua l'andazzo isterico della gestione societaria granata. Dei tanti numeri, come il 139 (giocatori transitati in Sisport) di questi anni di Torino FC, due soli basterebbero: quello degli avvicendamenti di allenatori e ds (due per uno, rispettivamente 12 e 6) da una parte, e quello dei direttori generali, o general manager, dall'altra: 0 (zero).Se ne va Franco Lerda, da molti paragonato ad Ezio Rossi per la sua parabola di passione finita in amarezza. Se ne va un allenatore che, onestamente, pensavamo potesse essere finalmente quello giusto (espressione che, a differenza dalle conferenze-stampa cairote di presentazione degli innumerevoli tecnici, non abbiamo mai abusato) per il Toro; e se ne va un allenatore che ci ha delusi con quelli che abbiamo ritenuto essere numerosi e macroscopici errori commessi. Ma anche lui, come tutti i suoi predecessori, ha attenuanti generiche non da poco: é stato, per tutto il tempo della sua permanenza alla Sisport, un uomo solo. Senza un dirigente accanto a sé che non fosse il pur amato team manager, o un ds in altre faccende (giustamente) affaccendato.La scelta di Papadopulo, in queste condizioni, é ampiamente condivisibile: in contesti difficili, é forse il miglior mister sulla piazza. Il guaio é che a Torino ci si debba sempre trovare a ragionare a breve termine, ogni anno a dover gestire un'emergenza, a veder nascere, senza poterli curare perché non ci sono le persone che potrebbero farlo, costantemente problemi che si incancreniscono e diventano metastasi nello spogliatoio.Spogliatoio che, dicevamo volendo guardare avanti, Papadopulo sa ben gestire. E' l'uomo che fa rigare dritti i suoi calciatori, quello che ci voleva in un ambiente sfilacciato quale quello in cui si troverà ad operare, oltre ad essere persona estremamente gradevole e -fuori dal campo- pacata.A Lerda auguriamo, come fanno le società di calcio dopo gli esoneri, le migliori fortune. Lo facciamo sinceramente, essendovi rimasti affezionati a livello umano, pur senza che questo ci abbia impedito di rilevarne tutti gli sbagli compiuti. Gli auguriamo soprattutto che non gli tocchi quel destino che finora é toccato a tutti i suoi predecessori alla guida del Torino FC, con la sola eccezione del vituperato Colantuono, predecessori che dopo un'esperienza granata generalmente più o meno traumatica hanno faticato enormemente a ritrovarsi.

(foto M.Dreosti)