"Dalla Lazio alla... Lazio. Si chiude il cerchio di Simone Edera. Un cerchio cominciato il 'lontano' 16 giugno del 2015, quando il classe '97 era solo uno dei tanti giovani talenti nella rosa della Primavera allenata da Moreno Longo. Una partita indimenticabile, che ha regalato al Torino lo Scudetto Primavera dopo 23 anni. L'avversario? La Lazio. In panchina guarda caso c'è lui: Simone Inzaghi, ai tempi allenatore emergente delle giovanili biancocelesti. Da allora è cambiato molto, ma in fondo non è cambiato nulla. Se due anni fa, fu proprio Edera a calciare il rigore-vittoria per il Torino, anche ieri la storia (in un certo senso) si è ripetuta.
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Edera, la Lazio nel destino: “Indimenticabile”. Ora spera di avere più spazio
Focus on / Il classe '97 trova il primo gol in Serie A: una rete che suggella una crescita esponenziale e sotto gli occhi di tutti
"Un tabù, quello dell'Olimpico di Roma, che durava da 24 anni. Tanti, troppi. Soprattutto per un giocatore con la Lazio nel destino. È il 25' della ripresa e Sinisa Mihajlovic sostituisce uno spento Iago Falque. Al suo posto entra proprio lui: Simone Edera. Passano pochi minuti e il classe '97 si rende subito pericoloso. La vera gioia però arriva al 73': Edera è in campo da appena tre minuti e lancia il contropiede, dopo aver agito ottimamente in fase di interdizione. L'azione si sviluppa sulla destra, con il classe '97 che riesce a smarcarsi al limite dell'area e fa partire un tiro potente e preciso. Il sinistro è delizioso e si spegne nell'angolino alle spalle di Strakosha. Un gol che sarà stato come un déjà vu soprattutto per Guerrieri - ieri seduto in panchina come terzo portiere - che nel 2015 si vide superare dal dischetto dallo stesso Edera nel rigore decisivo che valse lo scudetto.
"La gioia per il gol è incontenibile, una ricordo che rimarrà per sempre indelebile nella memoria del ragazzo. Poche ore dopo il match dell'Olimpico, il classe '97 ha deciso di affidare ai social le sue emozioni: "Una serata che non dimenticherò MAI !!". Queste le parole colme di gioia, che il giovane ha scelto per commentare la foto che lo raffigura in preda all'esultanza. Un gol meritato, che arriva come consacrazione di un processo di crescita sotto gli occhi di tutti. Nell'ultimo mese infatti, Edera ha dimostrato di essere uno dei giocatori più positivi all'interno della rosa del Torino. Verve che non è passata inosservata agli occhi di Mihajlovic, che ha deciso di confermarlo al termine dell'estate dopo averlo aggregato in ritiro quasi per caso. Tuttavia, per due lunghi mesi il canterano granata - dalla quarta giornata con la Sampdoria alla quindicesima con l'Atalanta - non ha più visto il campo, e chissà che Mihajlovic non se ne stia pentendo. Edera si sta prendendo il Toro attraverso il duro lavoro. Dopo il gol, ora non resta che aspettare la prima chance dal 1'...
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