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Empoli-Torino: vince la paura di giocare

Finale al Castellani / I granata portano a casa un punto soffertissimo, adesso il Torino è a +2 dal terzultimo posto

Federico Lanza

"La ramanzina di Giampiero Ventura nell'intervallo sembra, per una manciata di minuti, sortire qualche effetto: il Torino scende in campo nella ripresa con uno spirito combattivo, salvo poi ritornare sui livelli di intensità della prima frazione di gioco. Al Castellani intanto incomincia a piovere copiosamente. Al quarto minuto di gioco, Quagliarella si inventa una rovesciata davanti a Sepe: il suo tentativo – lodevole – si esaurisce in un nulla di fatto tra le braccia del portiere di casa.

"Ventura chiede intensità e ritmo, ma tutto ciò è praticamente impossibile alla luce del pressing asfissiante e dell'aggressività mostrata dai ragazzi di Maurizio Sarri. Per lunghi tratti della partita, infatti, i granata subiscono il gioco vivace dell'Empoli non riuscendo ad andare oltre la propria metà campo. Al 10' Moretti atterra Verdi al limite dell'area di rigore: ammonizione giusta per il centrale granata, dal momento che ci sarebbe stato ancora Jansson a contrastare il fantasistica in comproprietà tra Milan e Torino.

"Sarri cambia: dentro Pucciarelli per Tavano, ma la sostanza non cambia. Il Torino soffre, fa scudo, alza un muro insuperabile. A questa ermeticità in difesa, però, non corrisponde un'altrettanta efficacia in attacco. Entra Bruno Peres al posto di Molinaro, Ventura inverte le fasce e ci prova anche con Amauri al posto di uno spento da volenteroso Quagliarella. Nel finale di partita, Calvarese espelle Jansson: il difensore salterà il Genoa. Era stata proprio di Ventuta la decisione di risparmiare Glik (e Bruno Peres) per preservarli per la sfida di domenica prossimo contro il Grifone. La solfa non cambia: il Torino non segna, soffre, pareggia 0-0 a Empoli. Un punto amaro, quasi una sconfitta.