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Filadelfia, Asvisio replica a Cairo: “Non ci sono vittime, bisogna rispettare le procedure”

Nicolò Muggianu

Le parole / Il presidente della Fondazione Filadelfia ai nostri microfoni: "Vanno rispettate le norme, così come le scelte dei Consiglieri d'Amministrazione"

“C’è una Fondazione che ha in cassa 1.5 milioni di euro e non li spende". Queste le parole con cui il presidente Cairo ha risposto a un tifoso su Instagram, in merito alla questione Filadelfia. Un attacco alla Fondazione da parte del patron granata, che ha poi proseguito: "Con quel milione e mezzo si potrebbe fare la mensa, la sala relax, l’ufficio, sistemare le vele. Invece nulla, da due anni e mezzo questo milione e mezzo è inutilizzato. E poi qualcuno dà la colpa a me. Ma cosa fa la Fondazione? Cosa aspetta ad investire i soldi che ha in cassa? Il Torino paga l’affitto anche sul presupposto che questi lavori andavano fatti. Invece nulla. Tutto fermo. Il Torino ed io siamo danneggiati da questi ritardi, da questo immobilismo, e qualcuno gira la frittata e dà la colpa a noi! Follia! Questa è la verità!”.

https://www.toronews.net/mondo-granata/robaldo-e-filadelfia-cairo-i-ritardi-il-torino-e-la-vittima-non-il-responsabile/

REPLICA - Parole forti, che meritano una replica da parte dei diretti interessati. E così abbiamo contattato Luca Asvisio, presidente della Fondazione Filadelfia, che ha risposto così ai nostri microfoni: "Il Torino è la vittima? Non è corretto dire questo, non ci sono posizioni attendiste ma ci sono solo norme da rispettare e anche le scelte dei consiglieri di amministrazione. Per dare seguito ai lavori ci sono da rispettare delle norme sugli appalti che richiedono l'avvio di procedure che non erano state avviate perché non si era trovata ancora una società appaltante, che in questo momento invece è stata individuata. Quindi i lavori, compatibilmente alle norme che prevedono questi vincoli, saranno avviati a breve. In secondo luogo il C.d.A. per dare il via a queste ha ritenuto necessario avere un progetto di massima su tutto, anche sul Museo e quindi anche alla luce di questo solo nel corso dell'ultimo consiglio - in cui per altro era presente anche un membro della Fondazione Mamma Cairo e del Torino Calcio - questo avvio è stato possibile".

LOTTO 2 - Poi ancora, riguardo alla costruzione del terzo lotto del Filadelfia: "Per il lotto 2 solo adesso si sono potute avviare le normative necessarie per procedere ai lavori, per il lotto 3 invece pur avendo deciso di avviarlo ci sarà prima da discutere la copertura finanziaria. Il progetto doveva essere approvato dal C.d.A. ed è quello che è avvenuto l'8 gennaio. Da parte di Beccaria c'era la sensazione che mancassero delle risposte da parte del Comune e da parte del Torino Calcio e questo può anche essere vero, non è sbagliato. Le accuse di Cairo? Io non commento quello che dicono gli altri, riporto i dati e dico quel che si può fare nel rispetto della norma. Quel che vuole fare il Torino lo decidano loro, io posso decidere cosa voglio fare io, non cosa possono fare gli altri. Da loro non mi aspetto nulla. Io rappresento un ente e posso dire cosa può fare questo ente".