toro

Gasperini ed un tridente che fa paura: ecco come fermarlo

Verso Torino-Genoa/ Gasperini è da sempre affezionato al tridente e al gioco sulle fasce. Per contrastare i rossoblù in stato di grazia servirà un centrocampo frizzantino e una prova...

Lorenzo Bonansea

"Il Genoa e Gasperini costituiscono da sempre un binomio quasi perfetto. E' indubbio che il tecnico originario di Grugliasco quando allena il rossoblù si esalta dando il meglio di sè. Con il Grifone infatti, “Gasp” ha totalizzato una grande quantità di panchine ottenendo i migliori successi dell'era Preziosi. La sua prima esperienza a Genova durò ben cinque anni (2006-2011), periodo durante il quale raggiunse una qualificazione europea, e ottenne successi mai riusciti prima dell'era Preziosi (come tre vittorie consecutive nel Derby della Lanterna). Il suo ritorno è datato 29 settembre 2013, quando subentra a Liverani e porta il Genoa al 14esimo posto finale. Quest'anno il campionato sta procedendo a gonfie vele: dopo la 100esima vittoria alla guida dei rossoblù (1-0 contro il Milan), il Grifone attualmente condivide la quarta posizione ed è quindi lanciatissimo per un posto nelle zone che contano.

"LE TATTICHE DI GASPERINI - Il tecnico torinese è da sempre amante del tridente offensivo. Il suo gioco si sviluppa principalmente palla a terra sfruttando le fasce laterali e le incursioni in area. La rosa che attualmente ha a disposizione soddisfa pienamente la sua idea di calcio. Antonelli, il capitano, è un esterno di grandissima qualità, dotato di fiuto del gol e capace di adattarsi a partita in corso alle diverse situazioni. All'occorrenza, infatti, Gasperini utilizza il 4-3-3 o il 3-4-3, avanzando il suo terzino prediletto. Sempre in ottica esterni, in avanti colui che è maggiormente in grado di sbilanciare gli equilibri delle squadre è l'argentino DiegoPerotti, che (fortunatamente) dovrà scontare ben tre turni di squalifica. Il centrocampo può vantare una più che discreta qualità tecnica grazie a Bertolacci, Sturaro e Kucka (indisponibile): occhio dunque ai tiri da fuori nonché ai calci piazzati. A completare il quadro, l'esperienza di Roncaglia in difesa e di Matri nel tridente d'attacco, capace di dare peso e stabilità al reparto avanzato che già vanta rapidità. Insomma, una squadra completa, concreta e temibile che indubbiamente sta meritando l'attuale posizione in classifica.

"COME FERMARE IL GENOA - La partita che si andrà a giocare all'Olimpico sarà piuttosto complicata. I rossoblù sono una squadra matura, capace di interpretare le partite e di resistere ad avversari decisamente temibili: si ricordino i match contro Juventus e Roma, quest'ultima affrontata in dieci uomini. Servirà dunque una prova maiuscola, nonché intelligente. I terzini granata (presumibilmente Darmian e Peres) saranno chiamati ad un lavoro complicato: arginare le incursioni sulla fascia e contemporaneamente far ripartire la manovra. Allo stesso tempo, la superiorità numerica a centrocampo dovrà fare la differenza. Un punto di sbocco potrebbero essere le vie centrali e le incursioni fantasiose di alcuni centrocampisti (perché non rilanciare proprio in questa partita Farnerud e SanchezMino?). La solidità del Genoa può essere contrastata solo con velocità di manovra, nonché grandissima attenzione a non perdere palloni in zone nevralgiche del campo. Sotto questo aspetto, in attacco la rapidità di Martinez sembra più adatta rispetto alla staticità di Amauri, che sarebbe costretto ad intraprendere un complicato duello fisico con Burdisso.

"Ogni partita però ha una storia a sé: solamente il campo potrà dire come si svilupperà con esattezza. L'unica cosa certa è che, per centrare i tre punti, bisognerà vincere il confronto a centrocampo.