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gazzanet
"E' una penultima giornata di Serie A, quella che attende il Torino di Sinisa Mihajlovic, di non secondaria importanza: se la classifica ormai da diverso tempo non offre stimoli significativi, i granata affrontano il Genoa a Marassi prima di tutto per loro stessi, per dimostrare di non essere la squadra "ammirata" contro il Napoli, e magari anche per togliersi più di qualche sassolino dalle scarpe e dalla memoria collettiva granata, che conserva tra le sue pieghe più tristi un Torino-Genoa di 8 anni fa, che sancì la retrocessione in Serie B dei granata.
"Domenica le parti saranno invertite, con il Genoa a soli due punti di vantaggio dalla zona retrocessione e con l'obbligo di vincere per evitare brutte sorprese. Il Toro, al di là degli asti passati e presenti tra tifoserie, cercherà di fare la propria partita al massimo, per ritrovare la vittoria. E' vero, il record dei 57 punti è ormai irraggiungibile (altro obiettivo sfumato) ma la squadra è chiamata a dare un senso a queste ultimi due turni, onorando la maglia e non regalando niente all'avversario di turno.
"L'altalena di risultati e di prestazioni di questa stagione ha incastrato il Toro in un limbo noioso e poco stimolante, ma la sfida col Genoa può incidere in un modo o i un altro sull'anno calcistico granata, contribuendo a definire il giudizio complessivo per nove mesi di calcio con qualche alto, e tanti, troppi bassi. Perché grinta, determinazione e personalità sono elementi importanti; ma a Marassi anche le marcature e la transizione dei reparti in fase di non possesso avranno il loro speso specifico. Che la squadra e il suo tecnico lo capiscano in vista di Marassi. Della serie: meglio tardi che mai...
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