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Glik, con il Chievo per mantenere la porta inviolata

Nikhil Jha

Focus on / Il capitano, insieme alla sua difesa, è riuscito finalmente a difendere perfettamente Padelli. Ripetersi con il Chievo è fondamentale

"Nonstante i minuti di imbattibilità vengano conteggiati ai portieri, è noto che gran parte del merito andrebbe dato alla difesa, capace di ridurre al minimo le conclusioni avversarie verso la porta. Così è riuscita a fare la difesa del Torino domenica scorsa contro la Samp, e così conta di ripetersi oggi a Verona contro il Chievo, sotto la guida, ovviamente, di Kamil Glik.

"Il capitano si è infatti messo in mostra nell'ultimo incontro, intercettando la maggior parte dei disperati cross dalla trequarti dei blucerchiati, e tornando a far vedere quella muraglia che aveva impressionato durante l'annata scorsa e che aveva acceso anche l'interesse di qualche squadra durante il calciomercato. Singolare il fatto che, sebbene l'interesse di alcune compagini sul difensore polacco fosse concreto, il suo attaccamento al Torino e l'affetto - ricambiato - che i tifosi provano verso di lui non abbiano mai messo in discussione una sua permanenza all'ombra della Mole. Che fosse il Galatasaray o la Roma, l'aura di intoccabilità che si era stabilita attorno a Glik mai ha fatto temere ai tifosi di poterlo perdere per la stagione a venire.

"Ora che finalmente il Toro è riuscito a mantenere intatta la porta di Padelli, si è rivisto il Glik dell'anno scorso, sempre preciso e presente in mezzo all'area. A questo punto manca soltanto una caratteristica che ne fece uno di difensori più apprezzati dell'ultima stagione, quei 7 gol che l'hanno reso il vero incubo di ogni difesa su ogni calcio piazzato, angolo o punizione che fosse. Tuttavia, non bisogna dimenticare che già questa stagione il suo apporto in area avversaria è stato decisivo, come nella sponda spunto per il gol di Moretti che ha avviato la rimonta contro la Fiorentina. Che sia goleador o assistman, il suo peso specifico in ogni lato del campo è irrinunciabile.

"Ora, all'alba della quinta stagione in granata - è uno infatti dello zoccolo duro venturiano -  il difensore, che grazie alle sue prestazioni nel Toro ha anche conquistato il posto fisso in nazionale, punta a crescere ancora, per risultare ancora più decisivo su entrambi i fronti, e per condurre i suoi compagni, da grande capitano, su lidi mai esplorati finora.