"Ci risiamo. A nemmeno due settimane di distanza ci tocca riaggiornare la tabella dei record (negativi, ovviamente) e registrare l’ennesima controrivoluzione. E così Papadopulo sarà ricordato nell’immaginario collettivo granata come il tecnico più “veloce” della storia, in grado di guidare il Torino per sole due partite (e sconfitte) a cavallo delle fatidiche idi di marzo. Si torna a Lerda, “giustiziato” appena undici giorni prima ma evidentemente non in modo convinto dal Presidente Cairo che aveva avallato la scelta del ds Petrachi salvo poi rimetterla in discussione ieri pomeriggio. Ma, al netto di scelte tecniche affrettate, cervellotiche, disperate o tragicomiche che dir si voglia, il destino della squadra resta appeso ad un filo esile tanto quanto quello societario messo in discussione dallo stesso Cairo che ieri ha contemporaneamente annunciato di voler farsi da parte a giugno dopo una sessennale gestione luci ed ombre ma in perenne discesa, figlia di perfetta buona fede ma di altrettanto “dilettantismo” calcistico. Intanto, in attesa di verificare quanto questo annuncio sarà confermato dai fatti e soprattutto se, chi e quanti “facoltosi benefattori” si accosteranno agli ormai sbiaditi colori granata, resta un presente inquietante con una squadra psicologicamente bloccata da quattro sconfitte consecutive (e ben 13 totali), senza una vera identità e con i soliti problemi in ogni reparto, una squadra che viaggia borderline tra l’obiettivo ancora raggiungibile della zona playoff e la prospettiva di quella playout sempre più visibile negli specchietti retrovisori. Siamo al 21 marzo ma purtroppo la primavera granata sembra quanto mai lontana.
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Il borsino granata
Ci risiamo. A nemmeno due settimane di distanza ci tocca riaggiornare la tabella dei record (negativi, ovviamente) e registrare l’ennesima controrivoluzione. E così Papadopulo sarà ricordato...
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