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Il modulo del Bologna

di Andrea Rosselli

 

Il Bologna di Andrea Mandorlini è impostato secondo un modulo 4-3-1-2, di fatto lo stesso che applicava il suo predecessore Ulivieri.

Davanti al “monumento”...

Redazione Toro News

di Andrea Rosselli

Il Bologna di Andrea Mandorlini è impostato secondo un modulo 4-3-1-2, di fatto lo stesso che applicava il suo predecessore Ulivieri.Davanti al “monumento” Gianluca Pagliuca, 39 anni compiuti a dicembre, ma sempre tra i portieri più affidabili del campionato, la difesa è composta dall’ex milanista Daino a destra e dal serbo Smit a sinistra, esterni con vocazione offensiva, mentre in posizione centrale troviamo l’esperienza di due ex granata come Luca Mezzano e Stefano Torrisi, col romeno Nastase prima alternativa.Il centrocampo, reparto davvero di gran lusso, può contare su giocatori del calibro di Mingazzini, Amoroso, Pecchia, Colucci, Nervo e Loviso. Il primo, arrivato dall’Atalanta a gennaio e considerato uno dei maggiori talenti nella categoria, funge da playmaker, mentre il lavoro di contenimento è affidato ad Amoroso e Pecchia, giocatori anche dotati di eccellenti caratteristiche da incursore. Loviso, già nel giro della Nazionale under 21, si è dovuto finora accontentare di qualche spicciolo di partita (specialmente dopo l’arrivo di Mingazzini), Nervo garantisce all'occorrenza qualità e fantasia sulla fascia mentre Colucci è fermo ai box a causa di un infortunio rimediato un mese fa a Modena.Le due punte sono il bomber Claudio Bellucci (vicecapocannoniere di B a quota 16) ed il “nostro” Massimo Marazzina, ex sempre molto rimpianto dai tifosi granata ma finora a segno solo una volta in sette presenze. Un attacco che predilige il gioco palla a terra, anche perché alle loro spalle Mandorlini dà spazio al talento ed all’esperienza di Lamberto Zauli. In posizione di trequartista il tecnico felsineo può contare anche su una riserva di lusso come Vignaroli, mentre la prima alternativa ai due attaccanti è Della Rocca (che garantisce una variante sul gioco aereo).