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Il Torino e il “braccino” del tennista: ecco le occasioni sprecate per il salto di qualità

Gualtiero Lasala

 Carpi-Torino: i granata Silva e Glik dopo aver subito il secondo goal di Matos

"L'esempio più lampante con Ventura, escludendo il rigore di Cerci contro la Fiorentina che si è poi trasformato in gioia, passa da una città dell'Emilia Romagna e dalla squadra di calcio. Era il 3 ottobre del 2015, e il Toro era reduce da una stagione vissuta ad alti livelli, con i trascorsi di Bilbao e del derby, che avevano dato fiducia e smalto a tutto l'ambiente. La squadra allora allenata da Gian Piero Ventura aveva iniziato molto bene anche il nuovo campionato, trovandosi in terza posizione dopo sei giornate. Arrivati alla sfida contro il Carpi, anticipo del sabato, i granata avevano la possibilità anche solo per una notte di trovarsi in cima alla classifica in solitaria. Bastava solo vincere contro una squadra neopromossa che in Serie A non aveva ancora mai trovato il successo. E invece, grazie ad un autogol di Padelli e alla rete di Matos, il Toro si privò da solo di questa chance.

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