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Juventus, priorità già decise?


Divisi tra campionato e pratica europea da chiudere, e reduci da due...

Matteo Senatore

"MOMENTO COMPLESSO - Quattro punti conquistati nelle ultime quattro partie, con due sconfitte che bruciano contro Inter e Milan. Vittoria in Champions League con il Chelsea a parte non è certo un momento di grande forma per la Juventus che si avvicina al derby con due soli punti di vantaggio in campionato sul Napoli e con la testa rivolta già alla trasferta di mercoledì in terra di Ucraina, dove agli uomini di Conte basterà un pari per avanzare alla fase ad eliminazione diretta. In mzzo però c'è il derby, che rischia di venire pericolosamente sottovalutato. La Juventus nell'ultima uscita contro il Milan ha mostrato difficoltà inattese e per certi versi sorprendenti. Tantissimi errori a centrocampo, con Vidal irriconoscibile e Pirlo ben arginato, e poca voglia di lottare e di sacrificarsi su tutti i palloni. L'impressione è che il doppio impegno mentalmente stia incidendo sulla squadra, e che almeno parte di quella feroce cattiveria agonistica che aveva contraddistinto la cavalcata vincente dello scorso anno stia venendo meno. Nonstante queste difficoltà comunque la squadra campione d'Italia conserva importanti punti di forza. In campionato la difesa bianconera non ha mai subito più di un gol a partita, tranne che nella sconfitta contro l'Inter, ed anche domenica, in una prestazione globale della squadra decisamente insufficiente per fare gol a Buffon è stato necessario un rigore. Davanti manca un vero bomber, ma la possibile presenza di un talento come Vucinc in grado di risolvere da solo la parita deve comunque spaventare la difesa granata.

"TURNOVER RISCHIOSO - Juve quindi in un momento quantomeno complesso, ma Conte ed i suoi collaboratori paiono avere in testa chiari gli obiettivi e le priorità della squadra, e la sensazione è che la testa dei bianconeri sia più a Donetsk che al derby. Fuori Asamoah e Vidal, preservati per l'Europa, dentro Pogba e uno tra Giaccherini e De Ceglie. Giocherà Pirlo e così pure Marchiso, che in coppa è squalificato. Davanti la sensazione è che la coppia titolare sara Vucinic-Giovinco, ma anche Matri ha delle chances. Certo, chiamarla Juve B sarebbe sbagliatissimo ma è innegabile che l'assenza di giocatori incisivi, uno su tutti Asamoah, qualche ripercussione negativa la potrebbe anche dare. Una mano invece potrebbe darla lo Juventus Stadium che come ben sappiamo sarà tutto bianconero, vista il particolare trattamento riservato ai tifosi granata che saranno confinati esclusivamente nel settore ospiti.

"PRECEDENTI DA NON GUARDARE - Certo se si vuole entrare in campo sereni non bisogna guardare i precedenti, che tra l'altro in questi giorni sono stati citati da tutti. Il Toro non vince un derby dal 1995; da allora 8 sconfitte su 12 partite. Peggio ancora è che il Toro non segna un gol da sei derby, l'ultima volta fu il 2-2 del 24 febbraio 2002, con le reti di Ferrante e Cauet. Una nota positiva? Quell'ultima vittoria granata firmata Rizzitelli vedeva la Juve giocare in casa, e da allora sono passati 17 anni. Chissà che questo numero non ci porti fortuna...

Matteo Senatore