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La metamorfosi dello schema di Lerda

di Edoardo Blandino

È curioso notare come molti allenatori che arrivano a Torino vogliano inizialmente puntare su un modulo molto diverso dal 4-4-2, salvo poi ricredersi e tornare immediatamente sulle proprie...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

È curioso notare come molti allenatori che arrivano a Torino vogliano inizialmente puntare su un modulo molto diverso dal 4-4-2, salvo poi ricredersi e tornare immediatamente sulle proprie orme. Spesso chi comincia l’avventura granata è pieno di speranze e di voglia di fare bene, ma presto l’entusiasmo si esaurisce schiacciato da risultati non sempre brillanti e dalle enormi pressioni della Piazza. Così, si finisce quasi sempre a lavorare su quello che viene considerato il modulo più semplice di tutti quanti. D’altronde non è un caso se una squadra amatoriale di 11 amici la prima volta che giocherà insieme si schiererà quasi certamente con questo modulo. Ogni calciatore nella propria carriera lo ha provato e riprovato migliaia di volte tra allenamento e partita. Non è detto che sia il sistema di gioco più efficace in assoluto, ma di certo è quello più semplice da realizzare in un breve lasso di tempo.

Questo nuovo Toro sembra aver acquisito maggiore equilibrio rispetto alla squadra vista in campo qualche settimana orsono. Se Lerda dovesse decidere di proseguire con questa idea tattica, potrebbe aver trovato l’ideale assetto per questo finale di campionato. Attenzione però, ciò non significa avere la chiave di tutte le vittorie, ma è un buon punto di partenza per giocarsi ogni partita fino al 90’. Ed in fondo, è proprio quello che si chiede al Torino.

(Foto: M. Dreosti)