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La moviola di Torino-Sampdoria: i granata hanno qualcosa da recriminare

Redazione Toro News

La moviola / L'analisi e il commento di tutti gli episodi arbitrali dubbi accaduti in Torino-Sampdoria

Finisce sul i risultato di 2-2 il match tra Torino e Sampdoria, andato in scena ieri pomeriggio alle ore 15.00 presso lo stadio Olimpico Grande Torino. Il direttore di gara designato per il match era Paolo Tagliavento della sessione di Terni. Nel corso dell'incontro, il fischietto umbro e i suoi assistenti però, si sono resi protagonisti di alcune imprecisioni. Ma andiamo ad analizzare più da vicino quanto accaduto nel corso del match.

Pronti via e la Sampdoria si porta subito in vantaggio: Moretti buca l'intervento su un cross di Ramirez e Zapata non perdona Sirigu. Tutto regolare: alla Samp bastano meno di 20'' per portarsi in vantaggio. Al 6′ Strinic si incunea nell'area avversaria e viene strattonato da Iago Falque: l’arbitro ritiene ci siano gli estremi per il calcio di rigore. In effetti la trattenuta non è tale da causare una simile caduta: decisiva la discrezione di Tagliavento.

Al 15' il risultato è già ribaltato: in un paio di minuti Baselli e Belotti portano i granata sul 2-1. Regolari entrambe le reti, con il numero 9 del Torino che parte in linea sull'assist di Ljajic. Al 35′ la Samp trova il pari con Quagliarella che su ottimo cross di Strinic deposita facilmente in rete: anche qui tutto regolare. Un minuto dopo, lo stesso Quagliarella commette un fallo su Barreca a palla lontana, Tagliavento gli risparmia un cartellino giallo che poteva starci.

Al 13′ della ripresa primo giallo del match: Strinic esagera su una trattenuta alla maglia di Baselli, inevitabile la sanzione. Un minuto dopo ammonito anche De Silvestri per tocco di mano su una palla inattiva. Quattro minuti dopo, mischia fra le due squadre per un contatto fra Niang e Bereszynski: prima è il francese che perde il contrasto e rialzandosi butta giù il polacco, Tagliavento si limita a un rimprovero ai due usando la diplomazia al posto dei cartellini.

A 5' dal termine, Ljajic entra in area e viene toccato da Silvestre. Il serbo reclama un rigore ma Tagliavento non concede il penalty. Analizzando più da vicino il contatto in questione, il difensore blucerchiato impatta la gamba del numero 10 granata, contribuendo alla caduta. Si tratta però di un episodio dubbio e dunque il direttore di gara non può far affidamento sul VAR, utilizzabile esclusivamente su situazioni in cui l'errore è chiaro e facilmente riconoscibile.

Un minuto dopo, Belotti lanciato a rete viene fermato in fuorigioco: sul lancio però sia Ljajic che Belotti erano apparentemente in posizione regolare, restano dubbi sulla decisione dell’assistente.