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La moviola di Toro-Juve 0-1: disastro Doveri, non solo per il rigore di De Ligt

Moviola / L’erbitro nega il rigore al Toro e l’episodio è identico a quello di Lecce

Silvio Luciani

È un fotogramma visto e rivisto quello di De Ligt che in area stoppa il pallone con il braccio. Lascia tanto amaro in bocca al Torino il mancato penalty che ha indubbiamente condizionato Toro-Juve, una partita che si è decisa anche e soprattutto sugli episodi. Ma il derby della Mole va in archivio e Daniele Doveri viene bersagliato dalle polemiche per quello che ci sentiamo di definire un errore molto grave. Soprattutto perché, come ricordato da Comi nel post-partita, settimana scorsa a Lecce è stato assegnato lo stesso identico rigore (addirittura meno grave, sempre con De Ligt protagonista) ai padroni di casa. Anche senza considerare l’episodio menzionato, la direzione arbitrale lascia molti dubbi: oltre al rigore manca un giallo allo stesso De Ligt nel primo tempo e non convincono alcune punizioni fischiate nel finale (una fischiata contro Lukic su tutte) oltre ad un giallo per proteste a Belotti molto eccessivo.

L’EPISODIO - Regolamento alla mano proviamo a fare chiarezza sull’episodio più controverso di ieri sera. Undicesimo minuto, rimessa lunga, Belotti la sfiora, liscio di Pjanic e stop di braccio di De Ligt. Proteste vibranti dei granata ma Doveri lascia correre e Maresca al VAR conferma la decisione senza neanche procedere all’on field review. Il braccio non è per nulla aderente al corpo e ferma completamente il pallone: l’episodio è ancora più netto rispetto a quello di Lecce in cui l’ultima deviazione era stata molto più ravvicinata. Da regolamento, le situazioni che l’arbitro può aver preso in considerazione per valutare la non punibilità del colpo di braccio sono due: la prima è “se proviene direttamente dalla testa o dal corpo di un altro calciatore che è vicino” e Belotti non era così vicino a De Ligt, oppure “se mani/braccia sono vicine al corpo e non si trovano in una posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo”. E su questo si potrebbe discutere. A nostro giudizio dalle immagini è palese che il braccio aumenti il volume del corpo perché largo, per questo il rigore sarebbe stato sacrosanto, ancor di più rispetto a quello di Lecce.