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La voce di un tifoso del River: “Il Boca ha paura e la polizia voleva gli scontri”

BUENOS AIRES, ARGENTINA - NOVEMBER 25: Riot police stand guard outside of Monumental Stadium before the second leg of the final of Copa CONMEBOL Libertadores 2018 between River Plate and Boca Juniors at Estadio Monumental Antonio Vespucio Liberti on November 25, 2018 in Buenos Aires, Argentina. The match was postponed again today due to the attacks suffered by players of Boca Juniors on their arrival to the stadium yesterday. (Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)

Esclusiva / Parla Hernan Bovo, tifoso argentino (e anche granata) e rappresentante del Museo del River: "Vincere questa partita è la gloria totale, non c'è nulla che valga di più"

Marco Parella

Tra la folla del 4 maggio a Superga lo stendardo del Museo del River Plate è sempre presente, così come a molti altri eventi granata. A innalzarlo è un solo uomo, Hernan Bovo, 41 anni, argentino di nascita col cuore diviso a metà tra i suoi Millonarios e il Toro. A lui, dichiaratamente e orgogliosamente di parte, abbiamo chiesto di spiegarci cosa diavolo è successo, sta succedendo e succederà a Buenos Aires per la Coppa Libertadores.

Ciao Hernan, sei teso per questa finale di ritorno che sembra non arrivare mai, dopo il rinvio per l’assalto al pullman del Boca?

Questa partita è stata attesa per tutti i 58 anni di storia della Libertadores, c’è tutto in ballo. Eravamo tutti gasati, poi per colpa di pochi hanno pagato tutti.

 Hernan Bovo con il vessillo del Museo del River a Superga

Partiamo dall’inizio. La finale d’andata in casa del Boca è finita 2-2. Che partita è stata?

Penso che il Boca a livello di nomi abbia la squadra più forte, ma la garanzia del River è il nostro allenatore, Marcelo Gallardo, che è molto più preparato del loro e lavora meglio. Infatti quest’anno in tutti i derby abbiamo mostrato superiorità di gioco: abbiamo vinto la Supercoppa Argentina 2-0 in campo neutro, poi di nuovo 2-0 il derby di campionato in casa loro, dandogli una bella rumba. Ci temono, hanno paura e nel primo tempo della finale abbiamo avuto 4-5 occasioni da gol. Poi però siamo andati sotto, ma abbiamo avuto la capacità di rimontarli due volte e loro ancora stanno ripensando alla paratona di Armani nel finale.

Cos’è il derby tra Boca e River? E cosa significherebbe per te vincere una finale di Libertadores contro il Boca?

Vincere questa partita è la gloria totale. Non c’è nulla che valga di più. È la finale delle finali, un derby di quartiere diventato una sfida a livello mondiale. Innanzitutto è una finale che non si è mai giocata tra queste due squadre ed è anche l’ultima occasione per vederla così, andata e ritorno. Dalla prossima edizione si giocherà a partita secca in campo neutro. Questo match è più di un Toro-Juve in Champions o di un Real Madrid-Atletico Madrid. Questa è una rivalità che non divide solo Buenos Aires, ma l’intera Argentina. Sono nato e cresciuto a 800 km dalla capitale, ma tifo River. Mio padre tifa River e mio nonno tifava River. Per farvi capire cosa significa per i tifosi, per la partita di andata il presidente del River aveva chiesto di riservare un settore ospiti per i tifosi biancorossi. La polizia ha negato l’autorizzazione dicendo che per proteggerli avrebbe dovuto mandare un contingente talmente grande da lasciare scoperta mezza città.

 BUENOS AIRES, ARGENTINA - NOVEMBER 24: Detail of the match ball ball prior to the second leg final match of Copa CONMEBOL Libertadores 2018 between River Plate and Boca Juniors at Estadio Monumental Antonio Vespucio Liberti on November 24, 2018 in Buenos Aires, Argentina. (Photo by Marcelo Hernandez/Getty Images)

Arriviamo al fattaccio. La partita di ritorno al Monumental è stata dapprima rinviata alla sera, poi a data da definirsi a causa degli scontri tra tifosi e polizia e per l’assalto al pullman del Boca. Ci dai qualche informazione in più?

È una situazione complicata di per sé che qualcuno ha voluto più o meno volontariamente. Premessa importante per inquadrare il tutto: l’attuale Presidente della Repubblica Argentina, Mauricio Macri, è stato dal 1995 al 2008 il presidente del Boca, periodo che è coinciso con le maggiori fortuna della storia del club. Alla vigilia dell’andata, la polizia è stata mandata a perquisire gli spogliatoi del Monumental e a casa di alcuni esponenti di spicco de Los Borrachos del Tablón, il gruppo più famoso e violento del tifo organizzato del River. Sono stati trovati e sequestrati, tra le altre cose, centinaia di biglietti per la partita, per cui una gran parte di coloro che ha lanciato pietre successivamente era costituita da tifosi che senza quei biglietti erano rimasti fuori dallo stadio. È stato tutto provocato ad arte perché con il contesto socio-politico e la crisi che c’è ora in Argentina, è bastato buttare un po’ di benzina sul fuoco e bum.

Sono accuse pesanti, ma gli scontri e il caos generato a poche ore dalla gara sono fatti.

Sì e da argentino e da tifoso me ne vergogno. Avevamo la possibilità di mostrare al mondo quello che siamo e purtroppo l’abbiamo sfruttata nel peggior modo possibile. Una figuraccia mondiale che ha penalizzato le migliaia di tifosi genuini che, a dispetto dei costi spesso proibitivi, sono accorsi in massa da ogni dove. So di gruppi che sono arrivati da New York, dal Brasile, i club di Barcellona hanno mandato un sacco di gruppi. Dei miei amici si sono fatti 900 km di viaggio per vedere la partita che poi è stata rinviata. “Ho aspettato 50 anni per questo momento”, mi dicono. È troppo grande quello che c’è in palio.

 BUENOS AIRES, ARGENTINA - NOVEMBER 25: Riot police stand guard outside of Monumental Stadium of River Plate before the second leg of the final of Copa CONMEBOL Libertadores 2018 between River Plate and Boca Juniors at Estadio Monumental Antonio Vespucio Liberti on November 25, 2018 in Buenos Aires, Argentina. The match was suspended yesterday due to the attacks suffered by players of Boca Juniors on their arrival to the satdium and was rescheduled for today. (Photo by Marcelo Hernandez/Getty Images)

Come giudichi la posizione che sta tenendo il Boca Juniors?

Adesso il Boca questa partita non vuole giocarla. Ha troppo da perdere. Dopo il pareggio dell’andata, ha paura di perderla sul campo e si sta aggrappando a ogni cavillo pur di non scendere in campo. Mi arrivano voci per cui il Boca sarebbe disposto anche a perdere la Libertadores a tavolino. Meglio poi gridare all’ingiustizia che fare una figuraccia in 11 contro 11 che diventerebbe un’onta difficilmente lavabile. I giornali argentini stanno rilanciando dubbi persino sull’effettivo ferimento dei giocatori che erano dentro il pullman. Dopo l’attacco la società non ha permesso ai dottori del Conmebol di visitarli, ma sono andati singolarmente dai loro medici privati. Si è scoperto che Pablo Perez, diventato emblema con il suo occhio bendato, sarebbe andato a farsi medicare da un oftalmologo che è anche membro del direttivo del Boca. E in tutto questo Tevez continua a sfottere il River, è un generatore enorme di violenza.

 BUENOS AIRES, ARGENTINA - NOVEMBER 11: Jonatan Maidana of River Plate and teammates walk onto the field during the first leg match between Boca Juniors and River Plate as part of the Finals of Copa CONMEBOL Libertadores 2018 at Estadio Alberto J. Armando on November 10, 2018 in Buenos Aires, Argentina. The match was due to be played on November 10th and was rescheduled due to heavy storms in Buenos Aires. (Photo by Amilcar Orfali/Getty Images)

La soluzione più probabile, al momento, pare quella di giocare il ritorno tra l’8 e il 9 dicembre in luogo da definirsi, ma, pare ormai sicuro, non in Argentina. Sei d’accordo?

Ovviamente no, sarebbe un’ingiustizia. All’andata il Boca ha goduto di una Bombonera zeppa di 50.000 tifosi, non vedo perché ora il River non possa avere lo stesso trattamento.

La partita si giocherà in ogni caso perché altrimenti la Conmebol dovrebbe rifondere diritti televisivi a mezzo mondo, ma il campo neutro ci penalizzerebbe troppo, per non parlare di quanto sarebbe assurda una squalifica ai nostri danni. Quelli del Boca hanno ancora la ferita aperta della Libertadores del 2015 quando incontrarono il River negli ottavi e, dopo aver perso l’andata per 1-0, durante l’intervallo del match di ritorno usarono una fiamma ossidrica per tagliare il rivestimento del tunnel degli spogliatoi e lanciare gas urticante contro i giocatori del River. Furono squalificati a tavolino, ma lì le azioni si svolsero dentro l’impianto, qui invece il pullman era a sette isolati dallo stadio.

 BUENOS AIRES, ARGENTINA - NOVEMBER 25: General view of Monumental Stadium prior the second leg of the final of Copa CONMEBOL Libertadores 2018 between River Plate and Boca Juniors at Estadio Monumental Antonio Vespucio Liberti on November 25, 2018 in Buenos Aires, Argentina. The match was postponed again today due to the attacks suffered by players of Boca Juniors on their arrival to the stadium yesterday. (Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)

Dicci la verità. Sapendo quanto è passionale il tifo argentino e quanto è forte la rivalità tra queste due squadre, ti aspettavi che accadesse qualcosa di simile?

Non pensavo potesse succedere qualcosa di così grave. Avevo avuto contatti con una ragazza membro della Subcomison del tifoso, vale a dire quelli che organizzano le coreografie, e lei mi aveva confermato che tutti erano tranquilli e pronti a godersi lo spettacolo. Le perquisizioni della polizia hanno scaldato gli animi. In un Paese dove c’è poco da mangiare, l’ignoranza è tanta e la criminalità è a livelli altissimi, il calcio sarà sempre il momento per sfogare tutto il malessere. Buenos Aires è una città enorme fatta di contrasti in cui la fame è tanta e in certi quartieri ti senti prigioniero a casa tua perché hai paura a uscire. E quando hai paura, prima o poi ti sfoghi.