Le tre sentenze di Torino-Inter 2-2: la svolta a centrocampo. Ljajic, così non va
Analisi / La squadra granata ha dimostrato un grande carattere, in grado di affrontare qualunque squadra: un fattore positivo, ma che crea anche un grande rammarico
Gualtiero Lasala
TRE SENTENZE
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"Il Torino ha colto un pareggio contro l'Inter, squadra che arrivava da un periodo alquanto felice, in grado di segnare 7 gol all'Atalanta, squadra rivelazione del campionato. I granata hanno stoppato la corsa nerazzurra verso la Champions, dando buoni segnali, rimontando una situazione di svantaggio e rischiando anche di vincere la partita. Le tre sentenze del match girano intorno a questi elementi, aggiungendo il fattore centrocampo, che è stato fondamentale nel match del Toro, e anche di Ljajic, che non è stato in grado di prendersi la squadra sulle spalle al momento opportuno.
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CENTROCAMPO
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"Uno dei punti favorevoli al Torino è stata sicuramente la mediana: Mihajlovic ha scelto di lasciare in panchina Benassi, dandogli la possibilità di rifiatare, ed ha puntato su un Acquah che scalpitava per tornare in campo dopo essere stato diverso tempo fuori a causa della Coppa d'Africa. La scelta si è rivelata azzeccata, con il centrocampo granata che ha dimostrato di essere dinamico, propositivo, pericoloso e - soprattutto - decisivo: Baselli ha rischiato di fare male all'Inter da fuori area prima, per poi segnare il gol del pareggio da calcio d'angolo; Acquah ha segnato un gol da applausi con un tiro potentissimo e molto preciso, imprendibile per Samir Handanovic, per poi rischiare di segnare anche il terzo gol con un tiro ad incrociare che ha fatto la barba al palo.
"Perciò le sensazioni positive sono arrivate da questo nuovo centrocampo, che il Toro potrà sperimentare anche nelle prossime partite: una mediana che premia la fisicità e diventa un'arma in più nello scacchiere di Mihajlovic, che dopo più di 2 mesi torna a segnare con un centrocampista.
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CARATTERE
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"La squadra granata ha dimostrato di avere un grande carattere in un match di certo non facile contro una squadra che era in un momento più favorevole e con valori tecnici superiori a quelli della squadra di Mihajlovic: nonostante questo il Toro ha a tratti dominato il match, inducendo all'errore l'avversario e approfittando delle situazioni per rendersi pericoloso.
"Questo, però, è un'arma a doppio taglio: se i granata hanno lanciato un segnale estremamente positivo, d'altro canto però cresce il rammarico di non aver usato lo stesso atteggiamento per interpretare altre partite, che avrebbero di certo regalato qualcosa in più al Torino...
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LJAJIC
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"Una nota che non è certo positiva la si può trovare in Adem Ljajic, attaccante granata che contro l'Inter non è riuscito a fare la differenza, sbagliando troppo e non riuscendo a prendere la squadra sulle spalle quando sarebbe stato il momento più opportuno per farlo. Il ragazzo non è ancora riuscito a comprendere come diventare il vero e proprio leader di questa squadra, che ha bisogno di un carattere forte, di un giocatore che attraverso determinati comportamenti può trascinare i compagni nella direzione giusta, magari anche attraverso giocate importanti che permettono alla squadra di acquisire sicurezza, in particolare contro un avversario di livello alto come l'Inter. Queste ultime giornate saranno cruciali per Adem Ljajic, che dovrà cercare di trovare il modo e la maniera per essere un trascinatore, un leader, soprattutto per la prossima stagione, e dimostrare di poter dare molto sia al Toro che a se stesso.