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Torino, Ricci si presenta: “Sicuro al 100% della scelta che ho fatto”

Torino, Ricci si presenta: “Sicuro al 100% della scelta che ho fatto” - immagine 1

La presentazione ai media di Samuele Ricci presso la Sala Conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino

Gianluca Sartori

Siamo collegati in diretta dalla Sala Conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino dove avrà luogo la presentazione ai media del neo acquisto granata Samuele Ricci. Il giocatore è arrivato dall'Empoli a titolo temporaneo con obbligo - al verificarsi di determinate condizioni - per il trasferimento definitivo (LEGGI QUI).

Davide Vagnati presenta così Ricci:

"Samuele frequenta da tanti anni Coverciano con le nazionali giovanili, ultimamente è stato chiamato da Mancini per l'ultimo stage. Ha grande potenziale, è giovane, del 2001, non è neanche corretto mettere troppa carne al fuoco. Si parla sempre di ragazzi giovani che arrivano in una piazza importante per vestire una maglia molto importante. Ma era giusto cogliere questa opportunità. Dalla prima volta che ci siamo sentiti ho visto in lui la voglia e il fuoco di provare un'esperienza diversa. Noi abbiamo bisogno di gente che ha fame e che possa costruire insieme a noi un percorso diverso da quello che è stato negli ultimi due anni".

Come è andata la trattativa? Quali le emozioni?

"Sono al 100% sicuro della scelta che ho fatto. Ho visto nel direttore e nel mister la volontà di portarmi qua e di mettermi alla prova. Sono stato molto contento di venire qui e sono contento di fare parte di questa rosa".

Pensi che la squadra possa anticipare i tempi e puntare all'Europa già quest'anno?

"Noi pensiamo sicuramente a un giorno alla volta, senza creare troppe aspettative. Vogliamo pensare a una partita alla volta. Ora pensiamo alla partita contro l'Udinese, che sicuramente non sarà semplice, ma vogliamo fare bene".

Perchè pensi che il Torino può farti fare il salto di qualità?

"Il Torino è una società blasonata e il progetto mi è piaciuto fin da subito. In gran parte per l’allenatore, Juric, che mi ha convinto subito. Ho parlato anche con alcuni ragazzi di lui, il suo modo di allenare penso possa valorizzarmi e farmi migliorare su alcune lacune che ho".

Per la prima volta si trova lontano da Empoli. Come si trova?

"Con questo lavoro, queste cose possono capitare, soprattutto ad un ragazzo giovane come me. Uscire un po’ da quello che è la zona di comfort e le comodità della casa e di avere la famiglia vicino possa aiutare anche in futuro. Quindi adesso mi sto trovando molto bene. Una volta che trovi casa torna tutto come prima".

Ha detto che ha parlato con i suoi compagni. Trova dei centrocampisti che si stanno esprimendo su livelli alti. C’è qualcuno di questi centrocampisti che puoi prendere come punto di riferimento?

"Pobega l’ho conosciuto già in Nazionale, ma anche con gli altri ragazzi della squadra mi sono trovato bene. Sono disponibilissimi, umili, lavorano con professionalità. Mi stanno aiutando anche nell’adattamento in generale".

Come caratteristiche, si può dire che tu sia il centrocampista che mancava nella rosa granata? Si può descrivere come centrocampista?

"Non penso di essere quello che mancava perché in questi giorni ho visto che il centrocampo è molto valido a livello di singoli, sono tutti molto forti e completi. Comunque sono qui per dare una mano alla squadra. Al mister gli faremo fare qualche scelta in più".

La chiamata dello stage azzurro è la certificazione al tuo lavoro recente? Come sei uscito dai tre giorni di Coverciano?

"Essere chiamati dal ct fa piacere a tutti coloro che giocano ed è una cosa che ti gratifica perché in qualche modo dice che hai fatto un buon lavoro fin qui. Sono stati tre giorni non molto intensi perché si era in un momento di pausa dalle competizioni, ma belli, perché confrontarsi con giocatori di livello alto è molto bello".

Quali difetti tecnici pensi di avere?

"Sotto il punto di vista dell’intensità e del lavoro fisico devo crescere. Sono venuto qui anche per questo: gli allenamenti sono molto intensi e penso che possano farmi migliorare".

Quali sono i suoi sogni e quale il suo idolo sportivo?

"Già giocare nella massima serie penso sia il sogno di tutti. Dal punto di vista degli idoli non ho mai avuto un poster in camera di nessuno… Comunque sia, mi ispiro a dei giocatori che giocano nel mio ruolo e cerco di osservare come si muovono. Ad esempio mi piace molto Brozovic. Anche se ora il mio lavoro è un po’ cambiato rispetto a quello che facevo con l’Empoli perché giochiamo a due".

Hai delle preoccupazioni?

"Sì, ci sono per tutti, quando ci si allontana dalla zona di comfort, perché non sai cosa ti aspetterà. Però il nostro lavoro è questo. Bisogna mettere da parte le preoccupazioni ed essere concentrati al cento per cento su quello che si andrà a fare".

Termina qui la conferenza stampa di Samuele Ricci.

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