"E dire che nella disfatta senza appello contro il Napoli Adem Ljajic non è stato neanche il più evanescente in campo: anzi, per lunghi tratti è stato l'unico a dare la parvenza di poter in qualche modo impensierire la retroguardia partenopea svariando per il fronte di attacco, salvo poi perdersi nella morsa avversaria e anche in una giornata nata storta per tutta la squadra.
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Ljajic, a Genova tra rivalsa e l’obiettivo doppia cifra
Focus / Il serbo pronto a prendersi ancora la trequarti, con il sogno di raggiungere i 10 gol stagionali
"Rimandato, dunque, l'appuntamento con il traguardo ora come ora più importante per il serbo, ovvero il raggiungimento della doppia cifra in termini di gol: un risultato che sarebbe notevole, considerato che per lunghi tratti di stagione il rendimento di Ljajic è stato ben al di sotto di quanto l'ex Fiorentina avesse da offrire, a causa di prestazioni spesso altalenanti all'interno degli stessi 90' e mai con l'impressione di essere veramente centrale nel gioco della squadra.
"Centralità che Ljajic ha guadagnato lasciando il suo posto sulla fascia sinistra e avvicinandosi all'area dietro Belotti, una rivoluzione copernicana per la squadra di Mihajlovic che ha consentito ai granata di rimanere imbattuti per sette partite prima dell'imbarcata con il Napoli. Certo, questo ha portato ad altri scompensi - Belotti segna molto di meno con questo modulo - ma intanto i granata hanno recuperato un investimento importante della scorsa estate, che ora appare davvero nell'occhio del ciclone sportivo.
"Genoa, per Ljajic, rappresenta una nuova opportunità per riscattarsi insieme a tutto il resto della squadra dopo la brutta figura di domenica scorsa e per dimostrare ancora di poter dire la propria, con quel traguardo dei 10 gol sempre in testa. Perché se una stagione giocata a metà porta a questi risultati, allora ci sono buoni motivi per fregarsi le mani in vista del prossimo anno.
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