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BOLOGNA, ITALY - APRIL 21: Rolando Mandragora of Torino FC celebrates after scoring a goal during the Serie A match between Bologna FC and Torino FC at Stadio Renato Dall'Ara on April 21, 2021 in Bologna, Italy. (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)
Si era già capito da tempo che Rolando Mandragora è il centrocampista che il Torino aspettava da tempo e la trasferta di Bologna ha regalato l'ennesima conferma. Il tecnico torinese gli ha subito dato fiducia, lanciandolo dal 1' nella trasferta di Bergamo senza mai più toglierlo dal terreno di gioco. In 11 presenze in maglia granata - finora - , il giocatore classe '97 ha già collezionato difatti 990'.
LA PARTITA - E Mandragora è di sicuro il protagonista principale della squadra di ritorno dal Dall'Ara grazie al destro al volo fenomenale, con palla esattamente all'incrocio dei pali, che ha regalato il pari al Torino. Possiamo definirlo un eurogol. Ma le sassate da fuori fanno parte del repertorio di Mandragora, che dal 2017/18 (stagione in cui ha trovato il primo gol in Serie A) è il più giovane centrocampista con almeno quattro reti da fuori area nella competizione. E il fatto che Rolando a Bologna abbia trovato il terzo gol in maglia granata fa capire ancora una volta quanto il matrimonio tra il giocatore di Scampia e il Torino sia stato prolifico per entrambe le parti: il centrocampista del Torino ha realizzato tre gol in 11 presenze con la maglia granata, tanti quanti nelle precedenti 71 partite del più alto livello professionistico del campionato italiano di calcio.
CONTINUITA' - Gol ma non solo. Mandragora vive infatti un momento di grande forma e sta garantendo continuità ad alti livelli per il centrocampo del Torino in entrambe le fasi di gioco. Già contro la Roma era stato tra i migliori i campo grazie alla sua prestazione a tutto campo di grande livello. Un Mandragora così può mettere nel mirino anche la convocazione per l'Europeo: il ct Mancini lo ha convocato senza farlo giocare nell'ultima finestra di impegni internazionali, ma il possibile allargamento delle rose a 25-26 giocatori può aiutare il centrocampista granata a trovare un posto. Di certo, se continuerà su questi livelli, il commissario tecnico azzurro non potrà restare indifferente. Prima, però, la salvezza col Torino: un traguardo per il quale Mandragora è già una pedina chiave.
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