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Torino: i margini di miglioramento di Soualiho Meité

Focus on / Il centrocampista francese è imprescindibile, ma può migliorare ancora

Silvio Luciani

La sconfitta di sabato ha ulteriormente dimostrato quanto Soualiho Meité sia fondamentale per il Torino di Mazzarri. La sua mancanza si è sentita in tutte le fasi: interdizione, recupero palla, impostazione, ma anche rifinitura (è il secondo miglior granata per passaggi chiave nei 90' minuti). Se, però, analizziamo il giocatore francese in tutte le sue sfaccettature e nel corso di tutte le partite, è evidente come Meité abbia ulteriori, grandi margini di miglioramento.

MARGINI - Questo se vogliamo può essere un segnale incoraggiante: un giocatore di cui tutti si sono già calcisticamente innamorati, ha le possibilità (e quasi l'obbligo naturale) di compiere un ulteriore salto di qualità. Partiamo ad esempio dal motivo che gli ha fatto saltare Torino-Parma, ovvero le ammonizioni. 5 gialli in 11 partite sono troppi, soprattutto perché non tutti arrivati per motivi di gioco.

FIDUCIA - È emblematica l'ultima ammonizione contro la Sampdoria, presa con la partita fortemente indirizzata verso i granata a causa di una leziosità. Dribbling superfluo in uscita, palla persa e fallo al limite per recuperare: in questo il gigante del Toro può migliorare. In alcune fasi della partita sembra fidarsi troppo del suo talento naturale e della sua fisicità straripante. Talmente tanto da commettere errori superficiali che poi, sommati, sono sfociati nella giornata di squalifica. La sicurezza sembra trasformarsi alcune volte in supponenza, come se Meité conoscendo il proprio strapotere andasse sotto ritmo in alcuni momenti del match. Ciò non toglie che Meité è stata una scoperta felicissima dei granata e che il Toro al momento non può prescindere da lui: mettendo a punto questi dettagli, il francese può ulteriormente prendersi la qualifica di giocatore moderno ed universale.