"Il Toro centra il quarto risultato utile consecutivo, da spettacolo ed esce da San Siro con un punto prezioso soprattutto a livello psicologico contro un Milan che ha sprecato anche un calcio di rigore.
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Milan-Torino
Il Toro centra il quarto risultato utile consecutivo, da spettacolo ed esce da San Siro con un punto prezioso soprattutto a livello psicologico contro un Milan che ha sprecato anche un calcio di rigore.
"Al Meazza va in scena una ripresa bellissima ricca di palle gol e di occasioni clamorose. Il palo colto su rigore da Gilardino viene bilanciato dai due centrati da Muzzi nella stessa azione. In mezzo un Rosina strepitoso, un Maldini immenso e una grande intensità, soprattutto nella seconda frazione. I primi 45’ fanno registrare tanta tattica e molti errori. Il Toro si presenta con la formazione vincitrice sull’Empoli , il Milan con la novità di un tridente inedito formato da Gilardino e Borriello supportati da Oliveira. Partenza tesa, con tanti errori da entrambe le parti, Zaccheroni vuole una squadra corta, nei primi minuti è una battaglia in cui l’area del Toro sembra, a tratti, fort-apache.
"Faticano, i granata, a trovare il dialogo e preferiscono affidarsi alle palle lunghe che però agevolano la difesa milanista. Si difendono con 9 uomini dietro la linea del pallone che hanno il merito di ostacolare un attacco milanista sterile.
"La ripresa si apre nel segno del Toro che esce dalla sua area e prova a fare la partita creando 3 occasioni nei primi 4 minuti: in tutte c’è lo zampino di Rosina che prima spreca facendosi rimontare da un suntuoso recupero dell’eterno Maldini, poi arma la conclusione, fuori di un soffio, di Comotto infine impegna Kalac con un sinistro maligno. La girandola di cambi di Ancelotti non porta novità. Prima prova a dare un cuore al centrocampo mettendo dentro il "toro" del Milan: Ringhio Gattuso, poi alla tecnica brasiliana preferisce l’intelligenza tattica del condor Inzaghi. Infine a Borriello subentra Bonera con Cafu in mediana. Ma l’attacco del Milan crea solo un’occasione con Oliveira prima di un rigore molto dubbio. (ma Abbiati era sulla traiettoria ben imbeccato da un Barone per il resto anonimo). Il Toro deve rinunciare a Brevi, rilevato da Doudou, mentre Stellone lascia il posto a Muzzi. Infine è Ardito a subentrare a Lazetic.
"Il Toro potrebbe cercare il colpaccio sfruttando il contraccolpo psicologico del Milan però De Ascentis non aggancia in area un suggerimento di Comotto, poi è Muzzi a centrare un doppio palo nella stessa azione costringendo anche Kalac a un errore madornale con un altro tiro da posizione impossibile. Dopo questi 90' il Toro esce fra gli applausi da San Siro, continua ad acquistare consapevolezza della sua forza e ha in Rosina un protagonista sempre più indiscusso.
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