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Nicola, quante difficoltà nelle gare post-nazionali. E dopo il lockdown…

Andrea Calderoni

Focus On / Tante difficoltà per il tecnico granata dopo le soste per le nazionali. E anche dopo il lockdown le cose non andarono bene con il Genoa

Come si comportano le squadre di Davide Nicola dopo una sosta per le nazionali o come accaduto lo scorso anno dopo uno stop forzato causato dalla prima ondata della pandemia da Covid? Il primo aspetto che balza all’occhio riguarda proprio l’ultimo campionato del tecnico torinese. Al Genoa incontrò diverse difficoltà dopo il lockdown. L’inizio della scorsa estate dei rossoblù fu particolarmente complicato, tanto che nelle prime cinque partite, dal 23 giugno all’8 luglio, maturarono appena due punti (2 a 2 a Brescia e a Udine). All’esordio Nicola cadde addirittura 4 a 1 in casa contro il Parma, poi sempre al “Ferraris” in quel breve lasso di tempo passarono anche Juventus e Napoli. Il Genoa, poi, tornò a macinare punti nella seconda metà di luglio e riuscì a conquistare in extremis la salvezza, grazie ai successi con Spal, Lecce, Sampdoria e nell’ultimo turno Verona.

LOCKDOWN - Tra l’altro quello che balzò all’occhio nel passato campionato fu l’involuzione prestazionale del Genoa di Nicola tra marzo (periodo pre-lockdown) e giugno (periodo post-lockdown). Se prima dello stop, infatti, il Grifone non soltanto aveva raccolto molti punti ma aveva anche sfornato ottime prestazioni, invece con l’avvio dell’estate il Genoa faticò terribilmente a tornare a un livello soddisfacente di qualità del gioco. Praticamente tra fine giugno e inizio agosto non dimostrò più la stessa fluidità di manovra che invece aveva acquisito a gennaio e soprattutto a febbraio ed inizio marzo. È chiaro che anche per Nicola il lockdown fu un periodo del tutto inedito, difficilmente gestibile e programmabile, e quindi va preso per quello che è stato, un momento unico della storia del paese e di conseguenza anche dello sport.

POST-NAZIONALI - Ma il Derby della Mole tra Torino e Juventus arriverà dopo una sosta per le nazionali. In primo luogo Nicola non affronta una simile situazione dai tempi dell’Udinese, stagione 2018/2019. In quel caso, però, visse un qualcosa di particolare: diresse la sua prima partita da allenatore dei friulani l’indomani di una pausa per le selezioni nazionali. Era il novembre 2018 e il suo esordio fu vincente contro la Roma (1 a 0). Dunque, fu un episodio sui generis. Per ritrovare una sosta con i crismi uguali a quelli odierni bisogna addirittura risalire alla seconda annata di Nicola a Crotone, quindi all’autunno-inverno 2017. In quel caso furono tre: la prima tra fine agosto ed inizio settembre fu seguita da una sconfitta 1 a 0 a Cagliari e da altri due k.o. contro Inter e Atalanta; la seconda a ottobre fu seguita dal 2 a 2 casalingo proprio contro il Torino e successivamente dai k.o. contro Sampdoria e Roma; la terza a novembre da quattro sconfitte di fila che portarono alla risoluzione consensuale del rapporto tra Nicola e il Crotone. Il feeling con le ripartenze non è stato dei migliori nemmeno nell’annata precedente, quella della miracolosa salvezza con il Crotone. Nelle partite post-nazionali Nicola racimolò tre sconfitte nel 2016 (Empoli, Sassuolo e Torino) e una vittoria nell’aprile 2017 (Chievo).