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Ogbonna, Ventura e la Nazionale

di Stefano Rosso - In questo momento delicato del mercato, con le voci di cessione che corrono attorno al giovane centrale difensivo Angelo Ogbonna, ce n'è una, importante, fuori dal coro. Si tratta di quella del...

Stefano Rosso

di Stefano Rosso - In questo momento delicato del mercato, con le voci di cessione che corrono attorno al giovane centrale difensivo Angelo Ogbonna, ce n'è una, importante, fuori dal coro. Si tratta di quella del commissario tecnico della nazionale, Cesare Prandelli, che durante l'ultimo raduno dell'Italia oltre a confermare la fiducia riposta in Angelo ha anche rilasciato attestati di stima al tecnico granata Giampiero Ventura, auspicando che il matrimonio Ogbonna-Torino perduri almeno per una stagione ancora.

La sua risposta alle trattative di mercato che vorrebbero il difensore al Valencia è stata altrettanto chiara quanto le sue dichiarazioni: se da un lato il ct ha infatti ribadito che ''la serie B non è un problema per Ogbonna'', che ''la seconda convocazione è arrivata perchè ha dimostrato di poter stare nel gruppo'' e che ''un anno almeno sotto la guida di Ventura potrebbe permettere al giocatore di crescere e fare un salto di qualità notevole'', dall'altro non concedendo nemmeno 1' gioco al giovane granata nella partita di mercoledì contro la Spagna, con le tribune ricolme di emissari del club valenciano, ha lanciato un segnale importante anche alla società di via Arcivescovado.

In campo, al suo posto, sono infatti scesi i vari Chiellini, Bonucci e Ranocchia, con le rispettive società tutt'altro che smaniose di vedere impiegati i propri giocatori in una gara amichevole dall'alto rischio infortuni con l'inizio del campionato imminente, mentre l'unica squadra che aveva interesse a sottoporre il proprio calciatore alla vetrina non è stata accontentata.

Il ct Prandelli si è quindi schierato dalla stessa parte del diesse granata Gianluca Petrachi, che sin dall'arrivo dell'ex allenatore del Bari a Torino sta facendo leva sull'aspetto tecnico, confidando a più riprese di non immaginare quanto il giocatore possa migliorare seguendo per almeno una stagione gli insegnamenti di Ventura.

D'altronde il tecnico granata ha un curriculum non indifferente: sono bastate meno di un paio di stagioni a Bonucci - mezza a Pisa ed una Bari - e Ranocchia per diventare, da giovani promesse, pedine importanti della Nazionale Italiana, arrivando a sostituire gente del calibro di Alessandro Nesta e Fabio Cannavaro.

Tornando a parlare di Toro, senza disperdersi in voli pindarici, va comunque sottolineato che la crescita di Angelo Ogbonna non è solo tenuta d'occhio dall'entourage del giocatore, dai possibili acquirenti, dalla società granata e dai suoi tifosi, ma anche dalla Nazionale: un'attenzione certamente da non trascurare.