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Orlandin (Lo Spallino): “Ormai i giocatori della Spal vogliono solo andare in vacanza”

Le parole / Il giornalista che segue da vicino le sorti della Spal ha parlato ai nostri microfoni: "Bonifazi era in sovrappeso"

Gualtiero Lasala

La Spal sarà l'avversario di oggi per il Torino, ed in occasione di questa gara abbiamo voluto contattare Alessandro Orlandin, giornalista che segue la squadra ferrarese per Lo Spallino. Gli abbiamo chiesto le impressioni sulla partita di questa sera e anche su quello che circola sul mercato. Ecco le sue parole:

Buongiorno Alessandro. Come arriva la Spal a questo incontro? Ci sono motivazioni per fare risultato?

"Direi che arriva depressa, gli ultimi risultati lo dimostrano. La Spal non vince da marzo, è l’unica squadra a non aver vinto nel post Covid. Dopo il punto con il Milan, si è staccata la spina, perché si è capito che la rincorsa per la salvezza era finita. Prestazioni abbastanza scadenti, come quella contro la Roma di due giorni fa. Se ci sono motivazioni? Direi di no, la squadra non vedere l’ora di andare in vacanza".

Una di queste motivazioni potrebbe essere proprio Vagnati: i giocatori vogliono giocare per fargli “dispetto”?

"Non credo, perché tanti dei giocatori che ci sono alla Spal devono tanto a Vagnati. Non credo ci sia questa motivazione, credo in realtà non ci siano motivazioni alla base perché il linguaggio del corpo parla di un finire il più presto possibile. Il tutto viene confermato da Di Biagio. Ormai ha esaurito gli argomenti con i giocatori anche lui".

Prossima stagione: la programmazione per il prossimo anno che cosa prevede?

"La società ha rassicurato tutti, le idee sono chiare e il futuro è stabile. Diciamo che ci sono i propositi per mantenere la Spal in ottimo livello anche in Serie B. Però ci sono 5 prestiti che termineranno,  giocatori in scadenza che non rinnoveranno. Tanti giocatori come Fares che potrebbero andare via, ricostruire sarà ben difficile".

Di Biagio resterà alla guida della Spal?

"Al 100% no, Di Biagio stesso ha confermato chiaramente che non sarà l’allenatore della Spal. Se si considerano le partite post Covid, non ha vinto nemmeno una gara. La società non ha visto neanche un successo ed ha deciso di cambiare. Gli era stato richiesto quantomeno di ottenere qualche vittoria, ma non è accaduto".

Capitolo Torino: Fares è un colpo che i granata possono fare? Che cosa ne pensi?

"Per quanto riguarda segnali diretti di voler andarsene, non credo ce ne siano stati da parte del giocatore. La soluzione Fares-Torino mi sembra sensata perché è giovane, con un grande potenziale e in più deve moltissimo a Vagnati. È stato preso dal Verona, pagato abbastanza caro, ha dimostrato di essere un giocatore interessante. Quindi è in rampa di lancio, e non può sbocciare in Serie B. Se si considera che Vagnati è un grande estimatore di Fares, la cosa prende senso".

Bonifazi: che giudizio dai al giocatore? Pensi che possa essere un cardine perle prossime stagioni?

"Sarebbe bello che lo fosse, anche perché ha 5 anni di contratto. Non è facile farlo andare via, la Spal ha speso 12 milioni ed è il secondo acquisto più caro della sua storia. Secondo me è uno dei giovani più promettenti della Spal, ma da quando è tornato a gennaio era abbondantemente sovrappeso. Tornato dal lockdown ha fatto vedere degli errori che non ci si aspettava da lui, sembrava poco coinvolto. L’unico allenatore che ha fatto scintillare Bonifazi è stato Semplici. Forse lui sapeva toccare le corde giuste, aveva capito cosa serve per farlo rendere. Il tempo è dalla sua parte, spero che voglia riscattarsi alla Spal. Anche se credo che non succederà, vedremo con che formula continuerà la sua esperienza con la squadra ferrarese".

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