"Uno dei pochi giocatori in cui, in tutta la stagione, non sono mai mancati determinazione, sacrificio e abnegazione costanti. Cristian Molinaro è un calciatore da Toro per volontà e spirito di sacrificio. Uno di quegli elementi che non si risparmiano mai, escono dal campo con la maglia sempre inzuppata di sudore e interpretano il mestiere di calciatore come ormai fanno in pochi.
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Pagellone TN, Molinaro 5.5: sacrifici costanti, ma qualche macchia importante
I voti di fine stagione / L'esterno ha "tirato la carretta" anche più del previsto, e questo ha causato errori che hanno pesato
"Esterno sinistro che si avvicina ai 33 anni, Molinaro nei piani iniziali della stagione avrebbe dovuto trovare spazio solo come rincalzo, in occasione di turn-over e impegni ravvicinati. Ma Danilo Avelar, il titolare designato a sinistra, ha di fatto saltato l'intera stagione per i ricorrenti problemi a un ginocchio la cui situazione si è rivelata problematica come in pochi si aspettavano. L'assenza di altri esterni mancini in rosa ha quindi costretto Molinaro agli straordinari, e lui ha sempre risposto presente, dando sempre tutto con quelle che sono le sue caratteristiche: non certo qualità tecnica sopraffina, ma volontà e impeto. Ventinove presenze stagionali non sono poche, quando l'età non è più quella di un ragazzino e ci sono i chilometri da percorrere sulla fascia.
"E' stato proprio l'eccessivo impeto a portarlo, in qualche occasione, ad annebbiargli la mente e portarlo a situazioni evitabili, che si sono rivelate sin troppo deleterie. Falli evitabili ed entrate fallose alquanto inspiegabili hanno penalizzato la squadra di Ventura. Nel famigerato Derby di Coppa Italia, la sua espulsione ad inizio ripresa è stata l'inizio della fine per un undici granata tremebondo e inguardabile. A Genova, un'inspiegabile fallo su Ansaldi ha dato il "la" alla rimonta dei rossoblù, da 0-2 a 3-2; in casa contro la Lazio, l'intervento da tergo sul furetto Keita ha causato il rigore per i biancocelesti che è costato due punti al Toro.
Errori pesanti, dunque: che bisogna dirlo, sono stati riscattati in parte dal gol segnato a San Siro contro l'Inter, sicuramente il momento migliore della sua stagione, ma che non possono non pesare nel momento in cui si fa il bilancio di una stagione che lo ha visto comunque dare tutto e di più per la causa granata.
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